Solofra – D’Urso: Aprire un confronto sulle questioni della comunità

d'urso“Il sindaco Vignola in campagna elettorale disse, a più riprese che avrebbe restituito il comune ai cittadini. Che palazzo Orsini sarebbe stata una casa di vetro per agevolare il confronto ed il dialogo fra le istituzioni e la cittadinanza. Ci duole dover constatare come dopo più di un anno e mezzo dall’avvio di questa consiliatura questo obiettivo sia clamorosamente fallito”. A parlare è il consigliere di minoranza Antonello D’Urso. “Sono passati quattro mesi dalla data dell’ultimo consiglio comunale ed all’orizzonte ancora non c’è una data per la convocazione del civico consesso. La prima assemblea cittadina è stata mandata in soffitta e con ogni probabilità il consiglio non si riunirà prima della fine del mese non perchè ci sia la voglia di dibattere le questioni della città ma semplicemente ce lo impone la legge. Entro il trenta novembre, infatti, dovrà essere approvato il bilancio di previsione. Ed allora ci ritroveremo tutti nella sala del consiglio. Il problema, però, è che questa seduta di consiglio si sarebbe dovuta farla prima. Quando la regione Campania ha licenziato il piano che riorganizza il sistema dello smaltimento dei rifiuti sul territorio. A proposito a che punto siamo con la differenziata? Sembra che Irpinambiente abbia preso in carico il centro di raccolta e forse, dopo tanti annunci, entro la fine dell’anno la struttura di via Misericordia ed il “porta a porta” diventeranno operativi. In consiglio si sarebbe dovuti andare quando la Regione ha ridisegnato il Sistema idrico integrato e la rete degli Ato. A proposito il comune di Solofra non puntava alla gestione in house della risorsa idrica? A che punto siamo?”. “In questi mesi – continua D’Urso – ci sarebbe stato il motivo e l’occasione per aprire un confronto con la città su questioni importanti come ad esempio la gestione del sistema idrico integrato. Si è andati avanti come se nulla fosse. Il consiglio comunale non è stato convocato e questo lede il dibattito politico e prima ancora gli interessi della città. Ma che a palazzo Orsini, nonostante tutto, ci sia un difetto di trasparenza lo testimonia anche “La bussola della trasparenza”. Si tratta di uno strumento, spiega D’Urso, che consente di verificare il grado di trasparenza dei siti istituzionali dei Comuni Italiani. Ebbene il comune di Solofra figura nella lista dei “cattivi”. Il sito web di palazzo Orsini, infatti, non riesce a soddisfare nessuno dei parametri necessari per dare una corretta informazione alla cittadinanza. Insomma non si tratta solo del fatto che non c’è un consiglio comunale da oltre quattro mesi ma c’è una incapacità nel dialogare con la cittadinanza, nel comunicare informazioni necessarie per i cittadini”. “Ed allora? Ed allora, conclude il consigliere di minoranza, se veramente si vuole che palazzo Orsini divenga un palazzo di vetro si incominci a dialogare con il territorio attraverso le assemblee pubbliche, quelle nelle quali il sindaco è l’unico abilitato a parlare non contano, ed i canali web”.