Avellino Calcio- Palermo corsara ad Avellino. Legge del Partenio violata!

Zappacosta1L’Avellino perde l’imbattibilità interna cadendo in frantumi sotto i colpi del Palermo di Iachini. Non una grande partita dei siciliani che nonostante non siano stati mai spettacolari hanno dominato a centrocampo non permettendo all’Avellino di costruire nulla. Il mosaico è vergognoso, l’Avellino blanda e confusionaria è la copertina del proprio pubblico che ha rinunciato fin da subito ad incitare i propri beniamini trasformando l’atmosfera, tanto esaltata ed invidiata, del Partenio in uno spettacolo dell’opera. IL FANTASMA DELL’OPERA!

Decidono i gol di Lafferty che approfitta di una disattenzione di Bittante ed Arini a metà primo tempo e di Habel Hernandez che nel finale uccella Izzo e chiude la partita con un diagonale imparabile per Seculin.

Il big match Avellino-Palermo ferma le strade nel capoluogo irpino. Nonostante l’orario indecente ( 12.30 ) lo stadio è gremitissimo, circa 14000 spettatori alla volta del Partenio.

Iachini si presenta in terra nemica con un 3-4-1-2. Bolzoni in veste di trequartista dietro al tandem Lafferty-Dybala. Rastelli risponde con il classico 3-5-2 confermando la coppia offensiva Soncin-Galabinov proposta a Cittadella. Il tecnico di Scafati deve fare a meno di Fabbro, Terracciano e Pisacane perciò Bittante retrocede sulla linea difensiva e De Vito va occupare il posto sulla fascia.

PRIME FASI DI STUDIO. Ritmi blandi e confusionari per ambedue le squadre che si contendono il primato sul tabellino dei tiri andati a lato.

Il Palermo leggermente meglio rispetto ai padroni di casa, i quali appaiono abbastanza timorosi. Bolzoni e Bacinovic spaventano i Lupi con due conclusioni dalla distanza ed una ravvicinata nella quale Seculin non si fa sorprendere.

TATTICA IACHINI. Al 26’ gli equilibri si spezzano. Il Palermo sale in cattedra e grazie alla qualità di Dybala sfonda sul settore sinistro ove De Vito si fa uccellare troppo facilmente; il centravanti rosa-nero mette in mezzo un pallone d’oro che Lafferty insacca senza problemi. Complice il doppio liscio di Bittante e di Arini che favoriscono il vantaggio ospite.

L’Avellino cerca la reazione ma il Palermo si barrica dietro sfruttando le ripartenze, credo di mister Iachini e la prima frazione termina senza altre emozioni sotto un pubblico che più che assistere ad una partita di calcio sembra essere al teatro.

RIPRESA. Nella seconda frazione l’Avellino attacca a testa bassa per riuscire ad agguantare il pareggio ed evitare la prima sconfitta casalinga. Arini al 4’ in discesa solitaria innesca Zappacosta sulla destra che pennella un cross al centro ove Soncin si fa trovare pronto ma la conclusione supera la traversa.

Il Palermo apparentemente assopito sfrutta i cm dei suoi e da calcio d’angolo si rende pericoloso con Lafferty ( 7’ ) il quale trova i guanti di Seculin che salva i Lupi dallo 0-2.

4-4-2. A metà secondo tempo Rastelli mischia le carte. Fuori Soncin e il troppo opaco De Vito, dentro Pape Dia e Biancolino, dunque fiato anche per Zappacosta, indubbiamente il migliore dei Lupi, per fare posto al talento panamense Herrera.

DIAVOLO HERNANDEZ. Iachini non sta a guardare le mosse del collega e nel finale di gara inserisce Abel Hernandez il quale fa notare subito le sue doti. Barreto a centrocampo recupera palla ( 39’ ) e lancia l’uruguagio che scavalca Izzo con mestiere ed infila Seculin senza problemi chiudendo la partita.

Troppe assenze e poche idee hanno condizionato un Avellino mai in partita. Aveva ragione Rastelli alla vigilia quando parlava di stare con i piedi per terra, la gara di oggi infatti, era una buona occasione per spiccare il volo, ma all’Avellino è mancata quella spinta ed ha perso quota. La classifica sorride egualmente ai Lupi che stanno onorando il loro cammino verso la salvezza ma in futuro occorrerà più qualità al cospetto delle grandi.

 

di Michael Mambri