D’Agostino (SC): “Nella legge stabilità più fondi per il dissesto idrogeologico”

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Roma - “L’Italia ha bisogno di risposte concrete sul tema dell’ambiente e le discussioni che a breve inizieremo in Parlamento sulla legge di Stabilità devono necessariamente andare anche e soprattutto in questa direzione – dichiara il deputato di Scelta Civica, Angelo Antonio D’Agostino – . Con  una frequenza allarmante si verificano in tutte le regioni del nostro paese disastri idrogeologici con conseguenze sul paesaggio e sulla popolazione, che non possono non imporci una presa di coscienza e un cambio di rotta radicali. Prevenzione costante e attività di tutela e messa in sicurezza del suolo devono essere posti al centro dell’agenda di governo, a cominciare proprio dalla Finanziaria. I 30 milioni destinati al dissesto idrogeologico non sono sufficienti a rispondere alle esigenze del nostro paese, soprattutto a fronte dei 500 richiesti dal ministro dell’Ambiente. Mettere in sicurezza il territorio vuol dire investire sull’Italia, una nazione che proprio sulla sua indiscussa bellezza paesaggistica fonda gran parte della sua economia. E sebbene dei tagli risultino necessari dato il particolare momento storico, non è pensabile che a pagare sia l’ambiente, a cui si lega inevitabilmente il tema della sicurezza dei cittadini.

Continua ancora D’Agostino: “Fin dall’inizio dei lavori in commissione Ambiente ho sottolineato la necessità di far fronte con determinazione e risorse adeguate al dissesto idrogeologico, problema drammatico che negli ultimi cinquant’anni è stato causa di devastazioni intollerabili e di danni economici decisamente insopportabili. E’ di giugno la mia mozione, presentata insieme con il collega di Scelta Civica Salvatore Matarrese, che impegnava il Governo a considerare la difesa idrogeologica una priorità; ad individuare in tempi brevi soluzioni efficaci, anche di tipo normativo, che potessero, nell’ambito di un piano strategico nazionale, garantire agli enti locali la possibilità di destinare risorse ad hoc nei bilanci (a cominciare da interventi su scuole e corsi d’acqua); ad attuare i lavori relativi al piano nazionale per la sicurezza e la manutenzione del territorio (piano Clini).

E’ indispensabile – conclude il deputato di Scelta Civica – correggere in profondità la previsione di spesa del governo per il dissesto idrogeologico, anche perché – come testimonia l’esperienza – la prevenzione costa molto meno degli interventi necessari a danno consumato”.