Avellino, comitato per l’Eliseo: “vogliamo risposte alle nostre domande”.

eliseoAvellino – Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del Comitato per l’Eliseo in merito alle loro ultime richieste.

Quattro settimane fa, abbiamo chiesto un incontro formale ai tre assessorati che consideriamo tra i più coinvolti dalla questione Eliseo: l’assessorato alla cultura, quello ai beni comuni e quello ai fondi europei. Ad oggi, non abbiamo ottenuto alcun riscontro.

All’istanza di colloquio avevamo allegato delle semplici domande, ma neppure a queste è stata offerta una qualche forma di risposta.

Ci sono domande semplici e domande difficili. Il comitato per l’Eliseo ha sempre avuto il coraggio di porle entrambe, a se stesso e agli altri, assumendosi la responsabilità di fare e sbagliare, di tentare, di chiedere e proporre, di mostrare e sperimentare, di avanzare quesiti veri; quesiti di cui non conosceva e non conosce la risposta. In questi mesi, abbiamo arrischiato pratiche e domande non collaudate, complesse; toccando questioni che vanno molto al di là del qui ed ora. Queste domande non sono mai rimaste nel chiuso delle nostre stanze, ma sono state portate alla città e alle istituzioni in un tentativo, incessante, di dialogo e confronto.

Dopo le elezioni, abbiamo atteso che l’amministrazione si insediasse e prendesse confidenza con la questione, non abbiamo attaccato né pressato. Abbiamo voluto dare per scontata la buona fede che a tutti andrebbe concessa, fino a prova contraria.

Ora, però, non vorremmo che la nostra pazienza fosse scambiata per stanchezza o disponibilità alla resa. Abbiamo posto domande semplici, semplicissime; cui per rispondere, in gran parte, non occorre altro che la volontà di leggere alcuni documenti pubblici e comunicare alla città cosa c’è scritto.

Pretendiamo perciò serietà e ascolto da parte di chi è nelle condizioni, se non di offrire soluzioni, almeno di far conoscere alla città la verità sull’Eliseo, di modo che alle soluzioni si possa pensare insieme, con spirito di collaborazione e partecipazione.

Ribadiamo perciò le nostre domande e ci prepariamo a farlo tutti i giorni, in molti modi e con crescente insistenza, finché non verranno offerte risposte soddisfacenti:

  • A che punto è il contenzioso con la ditta che ha curato i lavori di recupero e restauro della struttura? In che modo il comune intende far valere le ragioni della cittadinanza di fronte agli eventuali abusi?

  • Quali sono i termini del contratto tra il comune e la suddetta ditta?

  • Quando e in che termini il consiglio comunale intende cominciare a occuparsi della questione Eliseo?

  • Come si pone questa amministrazione nei confronti della contestata delibera 80 del luglio 2011 in cui si legge tutto e il contrario di tutto e non si offre nessuna realistica possibilità di ripresa per la struttura?

  • Chi deve occuparsi della sorveglianza della struttura e perché in questi mesi è stata abbandonata a se stessa?

Non crediamo che quesiti del genere siano eccessivamente pretenziosi per un’amministrazione che, fin dalla campagna elettorale, ha affermato di avere l’Eliseo tra le sue priorità e che quindi, ad oggi, dovrebbe essere come minimo in grado di far capire ai cittadini come stanno veramente le cose.

Siamo più che pronti ad offrire le nostra braccia e le nostre intelligenze per trovare una soluzione che sia la più giusta e felice per a città tutta, ma – prima – abbiamo bisogno di una cosa soltanto. La verità. La verità sull’Eliseo. È tempo di accendere la luce. E l’accenderemo.