PD – De Blasio si insedia a Via Tagliamento: “Finito il tempo di nascondersi: qui si gioca a viso aperto”

de blasio carmineAvellino – C’era chi sperava in un colpo di scena ma non è stato così. Senza sè e senza ma, la nuova era De Blasio è iniziata. Stanotte il risultato: 52,99% De Blasio, 20,31% De Pietro, 14,46 Ricciardi, 12,33% Todisco. Una vittoria stentata, non c’è dubbio ma pur sempre di vittoria si tratta e bene o male che se ne voglia dire, Carmine De Blasio sarà alla guida del partito democratico per i prossimi anni.

Sono orgoglioso di rappresentare un grande partito con la consapevolezza di dimostrare quotidianamente che questo PD si qualifica con proposte - spiega il neosegretario, Carmine De Blasio, che stamane ha incontrato la stampa - Un congresso lo si può vincere, perdere oppure rimandare al ballottaggio ma sta tutto nel confronto  e quando vedo il tentativo di cambiare la natura del PD mi rendo conto che il problema non è di chi governa ma di chi si riconosce in esse. Non è il mio partito quello dove si diventa democratici in pochi minuti. E’ il mio partito, invece, quello dove ci si iscrive per scelta e per volontà di militare all’interno del partito che è cosa ben diversa e molto più impegnativa. Non garantirò nessuna posizione nel PD – continua – l’impegno sarà quello di mantenere la promessa di realizzare il progetto del PD senza personalismi e ambizioni dei singoli“.

Io sono stato scelto da 6mila iscritti – sottolinea De Blasio – e ciò mi attribuisce la responsabilità di rispondere di ciò che farò a coloro che mi hanno scelto e a tutti gli altri iscritti che troveremo nel corso del nostro cammino perchè è a loro che si devono dare risposte. Se il PD avrà ancora difficoltà a concretizzarsi non sarà un problema mio ma di tutto il PD. Ci riusciremo? Non lo so. So solo - incalza - che è finito il tempo di giocare a nascondino. Molti sono entrati nel PD per mischiarsi e per confondersi. Qui si gioca a viso aperto sul territorio dove ognuno deve assumersi le proprie responsabilità“.

Il PD è un partito complesso, difficile da spiegarlo oggi al netto di tutto ciò che risulta incomprensibile ed inaccettabile come quello che è accaduto ieri. Gestire un PD complesso non è un percorso in solitaria ma nel rispetto di coloro che ti hanno scelto. Un PD – conclude - in cui il confronto sia radicato senza ambiguità, senza nascondersi ma con l’aspirazione ad essere onesti. Non è possibile concepire di stare nel partito senza spendersi per esso. O si decide di stare nel partito o riconoscersi o niente. Il partito non dovrà essere utilizzato per finalità politiche che non rispondono al nostro progetto di PD che consta nella capacitò di essere rappresentanza di un popolo dando voce ai bisogni mettendo da parte quel clima personalistico che si è avvicendato per troppo tempo“.