Serino – L’unione dei comuni serinesi chiede aiuto ai montoresi: “Fateci luce”
Serino -”I politici della Valle Serinese, se continua così, saranno purtroppo dimenticati, la Storia è sempre gran maestra. Infatti ci si dimentica sempre di chi non ha mai deciso. Chi amministra la valle serinese ha la forza di cambiare gli eventi. Se non si agirà adesso, poi sarà troppo tardi. Un appello al PDL serinere, al PD, ai giovani del PD. ai rappresentanti di TERRA E LIBERTA’, alle associazioni. Cerchiamo di portare avanti tutti insieme una forte riflessione a riguardo. Mettete in gioco le vostre esperienze e la vostra passione“. Questo quanto fa sapere in una nota l’unione dei comuni serinesi.
“Amministratori locali del Montorese, fate comprendere alla politica serinese la necessità di una fusione. Si può ben comprendere che la richiesta sia poco consona, ognuno giustamente dovrebbe gestire il proprio territorio in maniera libera e senza vincoli decisionali, ma – continua – un consiglio amico è sempre ben accetto. Questo momento storico che noi tutti stiamo vivendo sta stringendo e forzando la Storia stessa. Si sta comprendendo che la Valle Serinese non ha ancora percepito l’importanza sostanziale di un nuovo percorso, moderno, a passo con i tempi, che permetterebbe sviluppo, libertà di iniziativa, che premierebbe tale scelta a livello GOVERNATIVO. Prima o poi saremo costretti ad unirci, meglio iniziare il percorso adesso. Le realtà locali hanno di nuovo bisogno, e questo dopo decenni di poco decisionismo sociale, politico ed economico, di una nuova linfa. Ognuno deve iniziare a responsabilizzarsi, siamo a dire il vero in una logica economica da dopoguerra, è questo purtroppo accade dappertutto, è un qualcosa che appare più grande di noi. Non solo a Serino. Certo, le case non sono distrutte, le strade a dire il vero appaiono ordinate e consone di un paese civile, i paesi abbastanza ordinati. Ma c’è e persiste come una morsa un qualcosa di sinistro : la tremenda situazione economica di base che sta colpendo l’Irpinia e non solo l’Irpinia”.
“Dobbiamo iniziare, se possibile, una nuova modalità di far politica. – continua – Le amministrazioni locali, una volta elette e insediate devono evitare il rischio di isolarsi, questo sta accadendo nella Valle Serinese. Spaccature interne condotte a dismisura, “sovrumani silenzi” che non deliberano idee, progetti, scelte, prese di posizioni. Sino a quando può durare, sino a che punto ci si può ancora permettere tale situazione. Per fuorviare subito, da premessa, un qualsiasi inserimento qualunquistico, si può ben dire che come è messa adesso la Valle Serinese, nessuna forza sarebbe in grado di governare, governare inteso come senso di progettazione che in pochi anni dovrebbe portare il territorio fuori dall’immobilismo strutturale in cui si ritrova. Allora la domanda sorgerebbe lecita e diretta, politica e determinante. Cosa ne pensano i partiti presenti sul territorio, le associazioni, i movimenti, le classi sociali, le persone comuni. Non si può non vedere la necessità di un allargamento della territorialità serinese, altri luoghi stanno affrontando con umiltà e spirito di iniziativa una scelta del genere. Quindi diamoci una mano umana. Il Montorese in questo senso è stato maestro, ha avuta la forza di mettersi in gioco, con forza di volontà e decisionismo diretto. Così dovrà essere la decisionalità futura serinese, ecco perché bisogna accettare le capacità altrui. Il Montorese è più bravo perché sta guardando al futuro, ha compreso, guarda al futuro con occhi lucidi, va al di là del campanilismo isolato, delle campagne elettorali quinquennali. Sta dando una grande dimostrazione di civiltà politica, complimenti davvero!”
“I Montoresi che si trovano all’estero per diverse ragioni, per motivi di lavoro compreso, saranno sicuramente fieri di voi. I Serinesi emigrati in Germania, in Inghilterra, negli Stati Uniti, quelli che sono partiti anni fa, quelli che stanno facendo la valigia o che partiranno in futuro, cosa penseranno di noi. Noi cosa penseremo di noi stessi? Chi ama il proprio territorio, la propria casa, deve scegliere. -sottolinea il comitato – Ci sono momenti in cui bisogna prendere posizioni. Sorprende, oggettivamente: in maggioranza a Serino vi sono inclusi professionisti, lavoratori, gente che ha radici nel proprio territorio, mi sorprende che in anni di potere amministrativo, quasi un decennio, non si sia mai affrontata almeno a livello di discussione, la probabilità di una fusione tra i tre comuni serinesi. Questo vale anche per le altre amministrazioni della valle. Ma notate che il paese Italia è al collasso? Solo il Comitato Pro Serino ha più volte esposto il problema, ma è mai possibile? La minoranza, di fronte ad una maggioranza da tremila voti e più? Riguardo ad alcune problematiche solo l’Assessore Donato Di Zenzo ha fatto delle riflessioni, per il resto solo silenzio”.
“Si può comprendere che bisogna agire tutti in modo sinergico per superare questo periodo, che speriamo non duri decenni. Gli amministratori di oggi -concludono – hanno un compito storico e chi pensa di fare politica come in passato si sbaglia di grosso. Non è più possibile. Il Montorese è stato forte, ha dimostrato di volersi bene. Spiegateci le possibilità di una tale scelta. Non è una provocazione la presente richiesta, è un segno di profonda tristezza. Qui nella nostra Valle Serinese non si muove mai nulla. Fateci luce! Ma non bisogna mai smettere di avere fiducia, quindi ci si auspica un forte senso di responsabilità da parte degli amministratori della Valle Serinese e dell’associazionismo. Anche per dire che non si è d’accordo, ma si motivi un eventuale dissenso. Altrimenti si avvalorano sempre i cento anni di solitudine. Speriamo non si debba mai parlare di un male politico irreversibile. Tutti noi siamo destinati ad una fine biologica, se non sarà per ora sarà dopo, lasciamo dunque a chi verrà dopo di noi un paese migliore. Almeno poniamo le basi. Quanti anni ancora senza castagne e fame nera per capire? Adesso la fame è ancora latente, ma poi lo stomaco inizierà a ribellarsi al proprio vuoto.