Mercatino di natale all’Ex Gil. Adoc: “Decisione inopportuna ed improvvida”

mercatini natale avellinoAvellino – L’ADOC, Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, associazione facente parte del sistema integrato dei servizi UIL, desidera intervenire in merito alla recente decisione assunta dal Comune di Avellino di trasferire il tradizionale mercatino di Natale da corso Vittorio Emanuele a piazzale Del Debbio (ex GIL).

Per questa associazione -si legge nella nota – tale determinazione è manifestamente errata sia sotto il profilo del metodo che del merito. Per quanto concerne il metodo, occorre evidenziare la circostanza che si è trattato di una decisione solitaria, presa senza interpellare la cittadinanza attraverso le sue organizzazioni rappresentative e a quanto pare, in contrasto con le stesse determinazioni assunte in sede di commissione. Tale grave condotta stride fortemente con gli apprezzabili buoni propositi di questa amministrazione e del suo fino ad ora evanescente Sindaco. Per quanto concerne il merito, non si può fare a meno di stigmatizzare l’inopportunità della improvvida decisione. E’ una decisione inopportuna, perché è certamente contraria al comune sentimento della cittadinanza che ha certamente apprezzato la piacevole atmosfera natalizia che il mercatino creava. E’ una decisione improvvida, perché questa manifestazione era oggettivamente una manifestazione di successo che calamitava migliaia di visitatori, rappresentava un volano per il commercio locale ed era un piacevole appuntamento per i consumatori di ogni età, anche provenienti da fuori provincia”.

La ghettizzazione di questa manifestazione – continuano - all’interno di una piazza che risulta essere ancora un cantiere aperto, rischia di comprometterne la riuscita sia sotto il profilo organizzativo che economico.

Infatti, mentre da un lato si trasferisce la location dell’evento in una zona più isolata e con una serie di problematiche, dall’altro si pretende dagli espositori un corrispettivo superiore alle precedenti manifestazioni, in contrasto con i più elementari principi del mercato.

Quest’ultima circostanza è emblematica della lungimiranza con la quale si è addivenuti a tale determinazione.

Questa manifestazione si è sempre autofinanziata e dovrebbe (il condizionale in questo caso è d’obbligo) garantire un introito di circa trentamila euro, al netto delle imposte.

Gli unici costi effettivi sostenuti dal Comune di Avellino ammontano ad euro quindicimila per spese di luce e servizi annessi, non dovendosi includere tra i costi effettivi quelli per il montaggio e la manutenzione delle casette (€ 10.000,00), servizio affidato all’ACS, società interamente controllata dal Comune di Avellino.

Questi oneri però, se non coperti dai versamenti degli espositori, saranno in buona parte a carico dell’ente, e ciò rappresenterebbe un ulteriore ingiustificato aggravio per le casse comunali, senza tener conto del danno all’immagine della città”.

L’ADOC,- conclude – quindi, anche in vista della prossima riunione della commissione consiliare chiamata a discutere in merito, invita l’amministrazione comunale di Avellino a rivedere le determinazioni assunte nel rispetto della tradizione e degli interessi economici e sociali della cittadinanza.

Contrariamente, se dovessero emergere in futuro danni all’immagine e al bilancio del Comune, non esiteremo a stigmatizzare tali gravi condotte e a chiedere le dimissioni dei responsabili“.