Tilt Avellino – La risposta di Ambrosone al manifesto di Forza Nuova

avellinoAvellino - Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Luisa Ambrosone, portavoce Tilt Avellino, in merito al manifesto diffuso in città da Forza Nuova.

La crisi sistemica che stiamo vivendo, con relativa stagnazione economica e innalzamento dei tassi di disoccupazione e povertà, si ripercuote inevitabilmente nella nostra piccola realtà cittadina, nei gesti e nelle azioni quotidiane che accompagnano le nostre giornate.

La sfiducia nelle Istituzioni, che sembrano non cogliere la sofferenza e le difficoltà dei cittadini ma proporre risposte inadeguate, semplicistiche o, peggio, totalmente sbagliate, è però la conseguenza più esiziale e pericolosa per la sopravvivenza della nostra debole democrazia. Se viene meno il legame che unisce rappresentato e rappresentante, si attua una delegittimazione e ,di seguito, un disconoscimento del potere politico-istituzionale , e ciò non può che favorire il dilagare del qualunquismo e del populismo, che trovano infatti terreno fertile in questo contesto di insofferenza generale. E’ facile infervorare gli animi già caldi battendo su luoghi comuni e banalità infarcite di retorica, più complesso incanalare la rabbia per trasformarla in energia innovatrice e costruttiva. A questo proposito vorrei soffermarmi su ciò che sta accadendo nella nostra “tranquilla” cittadina, tappezzata di manifesti di Forza Nuova,movimento dichiaratamente neofascista, inneggianti al razzismo e all’omofobia.

Come si può non provare sdegno e indignazione nel leggere che lo “ius soli ci ucciderà”, che “gli immigrati sono solo meticci” o che gli omosessuali sono dei depravati?E come è possibile che ciò stia avvenendo nell’indifferenza e nel silenzio della comunità? Non una voce di protesta, non un moto di riprovazione. Certo, è comodo trasporre nell’altro le nostre paure ed ansie più recondite, creare un mostro che esorcizzi l’inquietudine del presente: tutto questo deresponsabilizza, procura alibi sicuri e meno tarli in testa. Una situazione simile a quella greca, dove il partito di estrema destra Alba Dorata ha fatto della paura e della violenza i propri capisaldi anti-politici, inserendosi in un momento di vero e proprio oscurantismo, in un paese dilaniato dalla crisi e dalla povertà.

Ma, se nel territorio greco si stanno prendendo provvedimenti importanti per sradicare il fenomeno neofascista, dall’abolizione dei finanziamenti pubblici ad Alba Dorata all’arresto di alcuni dei membri di spicco del partito, l’ Italia sembra quasi anestetizzata. E noi non possiamo accettarlo, è eticamente e umanamente ingiusto. Le gravissime asserzioni di Forza Nuova riflettono la pochezza umana di chi pensa di colmare attraverso l’autoaffermazione e la sopraffazione superomistica un vuoto e un malessere esistenziali ben più profondi, dati dalla consapevolezza di vivere in un presente evanescente ed incerto che ha messo in crisi quel patrimonio valoriale che di dà identità e di cui la Costituzione è permeata.

Uguaglianza, solidarietà, rispetto per l’altro, tolleranza, non sono parole che appartengono solo al repertorio propagandistico e demagogico del politico di turno, ma idee che devono diventare azione e camminare attraverso le nostre gambe.

Bisogna riappropriarci dello spirito comunitario e di condivisione, abbattere il qualunquismo medio attraverso l’impegno civile e la riscoperta di un rapporto sinergico e collaborativo ,e non di sterile conflitto, con le Istituzioni e la politica vera, quella fatta di confronto, dialogo, partecipazione. È questa l’unica strada possibile per uscire dal Medioevo delle coscienze e per evitare la deriva nichilistica verso cui ci stiamo pericolosamente spingendo.