PD verso il Congresso – Ricciardi, Todisco e De Pietro contro la gioiosa armata: “Giocare ad armi pari”

todisco ricciardi de pietroAvellino – A meno di 48 ore dall’inizio del congresso l’aria che tira al quartier generale di via Tagliamento è diventata davvero irrespirabile.

Queste ore dovevano consentire ai candidati di confrontarsi apertamente su contenuti, temi e questioni relative al congresso e invece non è affatto così.

Infatti, questo pomeriggio nelle stanze di via Tagliamento si sono riuniti i tre superstiti alla lotta contro la “gioiosa armata”: Toni Ricciardi, Francesco Todisco e Walter De Pietro.

Non ci stiamo a disputare una partita quando l’arbitro di questa partita è Moreno. – afferma Toni Ricciardi – Vogliamo giocare con serietà, necessitiamo chiarezza. Ci sono dei ricorsi pendenti fermi da tempo sui quali nessuno decide”.

I ricorsi in questione sono circa una ventina ma solo 5/6 sono quelli più spinosi, come la questione del tesseramento e altre questioni macroscopiche sulle quali i candidati mantengono il massimo riserbo.

E’ strano come chi si ritiene così forte in quanto possiede il 90/95% dei voti ottenuti all’ultimo congresso provinciale abbia paura di tre piccoli candidati e che ne abbia escluso un quarto sempre per paura quando poi poteva affrontare un congresso in totale serenità. - spiega Francesco Todisco – Ci sono state fin da subito forzature come l’esclusione di Caputo, la questione della manomissione delle liste, l’incompatibilità del tesoriere che continua a svolgere la sua mansione nonostante ricopra più ruoli, la questione anagrafe con la presenza di candidati provenienti da fuori Avellino o, nel caso di Aldo Laurenzano, iscritti ad altri partiti. Non so – evidenzia con velata ironia Todisco – se PDL stia per partito democratico di Laurenzano ma non credo. Le irregolarità sono tante e ci appelliamo agli organi competenti affinché li esaminino uno ad uno perchè non abbiamo paura di confrontarci con la gioiosa armata. Vogliamo, a garanzia dei candidati e degli iscritti al partito per passione e non per gli ultimi saldi, un congresso regolare e trasparente”.

Ciò che sta accadendo attualmente è la dimostrazione che questo non siamo dinnanzi ad un congresso ma ad un vero e proprio teatro – interviene l’ultimo dei tre concorrenti in corsa per il posto da segretario generale, Walter De Pietro – La commissione provinciale sta facendo una serie di gag come lo spostamento della data del congresso o il tesseramento aprendo ad Avellino i seggi solo dalle 16e30 alle 20 e non dalle 8 alle 20 come da regolamento. La gioiosa armata se le inventa tutte ed io per ridere ancora di più -sottolinea De Pietro – ho fatto un esposto al PD nazionale dove ho denunciato tutte queste irregolarità. Basta furbate non fanno più ridere”.

Su chi pensava che il congresso venisse spostato i tre chiariscono “Per noi si vota domenica senza nessun timore. Ciò che ribadiamo è che vogliamo giocare una partita ad armi pari. Non arretreremo di un millimetro – chiosa De Pietro – saremo pronti a tutto anche ad altri ricorsi al fine di salvaguardare il partito. E’ interesse suo - aggiunge Ricciardi riferendosi a De Blasio – non macchiare qualsiasi esito del congresso”.

Nel frattempo fa sapere Todisco, Roma ha chiesto chiarimenti su quanto si sta verificando in queste ore ad Avellino.