I Conservatori di Avellino e Benevento presentano “La Bohème”: in scena il 16 novembre al Teatro Gesualdo

cimarosaNella Biblioteca del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino è stato presentato stamattina l’allestimento dell’opera La Bohème di Giacomo Puccini, che andrà in scena sabato 16 novembre alle ore 20.00 al Teatro Gesualdo di Avellino.

L’opera è stata realizzata dal Laboratorio Lirico-Orchestrale del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento e ha inaugurato la XXXIV edizione del Festival Benevento-Città Spettacolo. La replica al Gesualdo sarà il risultato di una coproduzione tra il Conservatorio di Benevento e il Cimarosa di Avellino, che hanno collaborato nella formazione di un’orchestra composta da giovani studenti delle due Istituzioni.

Presenti in sala il Presidente del Conservatorio Cimarosa, Carmine Santaniello; il Presidente del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, Caterina Meglio; il Direttore del Conservatorio di Benevento Maria Gabriella Della Sala; il Maestro Di Palma del Cimarosa. Il giornalista Achille Mottola ha moderato l’incontro, sottolineando l’importanza di un evento che è il risultato della sinergia tra due Istituzioni, di cui una, il Conservatorio Sannita, «nato come sezione staccata del Cimarosa quando quest’ultimo aveva appena dieci anni e indipendente dal 1988, per un processo di corsi e ricorsi storici, torna oggi nella sua madrepatria».

Ma i due Conservatori non sono nuovi a reciprocità di questo genere e, dopo la fruttuosa collaborazione intercorsa fra i docenti di Composizione e i docenti dei corsi del dipartimento di Nuove Tecnologie dei Conservatori sannita e irpino, «si crea oggi una nuova preziosa occasione – afferma il Presidente Santaniello –  per verificare la possibilità di unire le energie e di indirizzarle a un unico fine, che è quello della formazione dei giovani».

E proprio questo scambio di eccellenze produttive conferisce alla prossima recita avellinese quel valore aggiunto che ne fa una prima assoluta piuttosto che una replica: «è una prima, significativa esperienza – dichiara il Presidente Caterina Meglio – che ci porta a fare un passo indietro per dare ai nostri allievi la possibilità costruttiva di affrontare il mercato, e che può senz’altro preludere a una stagione concertistica condivisa tra le due Istituzioni e pensata come un eventuale Festival made in Irpinia».

Sull’importanza di mettere in rete l’offerta formativa si sofferma Maria Gabriella Della Sala che, introducendone l’intervento, Achille Mottola definisce “un’irpina prestata al Sannio”: «questa Bohème è un progetto professionale e professionalizzante per cui i ragazzi, provando a essere musicisti, acquisiscono una formazione tale da consentirgli di proporsi direttamente nel mondo del lavoro».

«Il prodotto di una macchina che lavora per un anno – continua la Della Sala – è destinato al territorio che per primo, in una sinergia di interventi, ha il dovere di sostenere e incentivare le risorse umane che si mettono in gioco nel difficile cammino dell’arte».

Un’esperienza, dunque, straordinaria e stimolante da tutti i punti di vista; un lavoro anche numericamente molto importante, che il 16 novembre vedrà in scena centocinquanta persone; un momento di sinergia e condivisione tra due grandi Istituzioni che ne coinvolgono una terza, il Carlo Gesualdo, già avviato a piazzarsi tra i teatri italiani più quotati: «il luogo della recita è un contesto impegnativo che ha stimolato idee nuove, riguardo alla regia e alla scenografia, ad esempio; pertanto non ha una funzione secondaria, non è un mero contenitore, ma un protagonista a tutti gli effetti».

È il Maestro Di Palma a chiudere l’incontro, facendosi ideale portavoce di Giacomo Puccini nel pronunciare un «continuate così» indicativo di un auspicio condiviso, affinché cresca un’intesa progettuale feconda di eventi di valore pari a quello che si sta per realizzare.