Viaggio in Val d’Agri: Gesualdo incontra i paesi lucani interessati dalle ricerche petrolifere

mercato-petrolioGesualdo - L’attesa sulle decisioni della Regione Campania e del mise sui progetti di esplorazione petrolifera nel comune di Gesualdo anima, da mesi, un forte dibattito accompagnato da timore e preoccupazione, su un possibile accoglimento delle istanze delle società petrolifere.

Il comitato civico locale, da mesi impegnato in una febbrile campagna di sensibilizzazione, ha sollevato la questione su tutti i tavoli istituzionali, portando la vertenza petrolio fino in parlamento, nella speranza di potere dare giusto riscontro alle forti istanze di protesta che si muovono da tutta la società civile e dal mondo economico della Valle Ufita, della Valle del Fredane e della Valle del Calore.

Il progetto del pozzo esplorativo Gesualdo-1 prevede la realizzazione degli impianti in un’area prossima soltanto 200 metri dal quartiere fiera di Gesualdo, in una zona verde vicina al parco urbano della pineta ed a soli 300 metri in linea d’aria dal complesso scolastico comunale.

A detta degli esperti, questo progetto è anomalo rispetto agli altri presentati in Italia, in quanto previsto nei pressi dei centri abitati, in un’area nella quale sono presenti fenomeni di natura geotermica e soprattutto storicamente interessata da eventi sismici. Forte preoccupazione, viene inoltre manifestata, per il possibile impatto inquinante delle trivellazioni sulle falde acquifere sotterranee irpine, che alimentano le sorgenti che danno acqua a ben tre regioni italiane. La protesta, in atto da mesi, ha visto l’adesione dei produttori di vino dell’area del Taurasi, di agricoltori e di associazioni di categorie che, sostengono con forza, un messaggio di dissenso contro la “petrolizzazione” dell’irpinia, mossi dal timore di vedere danneggiate le produzioni di qualità che rappresentano, al momento, le attività economiche più importanti dell’area.

La preoccupazione ed il timore, per il possibile sconvolgimento socio-economico che tali progetti potrebbero comportare in irpinia, ha segnato un’ideale gemellaggio dei cittadini di Gesualdo con le comunità lucane della Val d’Agri, dove, da oltre un ventennio, le attività estrattive del petrolio hanno fortemente modificato l’ambiente e lo stile di vita degli abitanti.

Nella necessità di potere avere un immediato riscontro sui danni del petrolio, su iniziativa di giovani del posto, per domenica 27 ottobre è stata organizzato un viaggio per incontrare i comitati lucani della Val d’Agri ed il prof. Enzo Alliegro, docente di antropologia dell’Università Federico II di Napoli e autore del libro denuncia totem nero.

L’iniziativa ha la finalità di consentire alle comunità gesualdina e non solo di prendere contatto con delle realtà lucana, al fine di consentire una giusta informazione sui possibili scenari di degrado e di inquinamento che potrebbero verificarsi in irpinia, nell’eventualità di un accoglimento del progetto per pozzo esplorativo Gesualdo-1.

I ragazzi promotori dell’iniziativa raccoglieranno le adesioni fino alla giornata di domenica. Per tutte le informazioni e contatti è stato creato l’evento Facebook.

Petrolio in irpinia. Pullman per la val d’agri

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