PD verso il congresso. Caputo presenta il suo PD unito ed appassionante
Avellino – “Un nuovo PD unito ed appassionante” questo è lo slogan che accompagna le linee guida del candidato a segretario provinciale PD, Antonio Felice Caputo che stamane si è presentato alla stampa.
“Una candidatura pensata e libera da ogni imposizione –precisa Caputo – rispetto agli altri candidati io, mi candido autonomamente. Sono contrario al pensiero unico e per questo motivo mi candido. Sono stato oggetto di soprusi ma scendo in campo per far vincere il PD”.
Dopo una breve parentesi in cui Caputo ritorna nuovamente sulla questione primarie PD da lui definite “un grave atto di impedimento della democrazia interna ” manda al mittente tutte le illazioni fattegli in quest’ultimo periodo “è stato un momento grigio per il Partito ma ormai tutto questo si riferisce al passato non mi interessa ritornarci più su”.
L’unica cosa su cui Caputo vuole soffermarsi in questo momento sono i candidati e lo fa evidenziando le lacune di questa campagna elettorale: “Mi dispiace che in questa campagna non siano rientrati tre punti fondamentali. Primo tra tuttiche tra i candidati non ci sia nessuna presenza femminile, sono dispiaciuto per quanto accaduto a Caterina Lengua che in questi anni ha dato buona prova di se facendo risaltare il ruolo di parità di genere e mi dispiace che non sia tra i candidati alla carica di segretario provinciale”.
E ancora: “Mi dispiace dell’assenza di una presenza forte: le problematiche. Avrei voluto al mio fianco 3-4 candidati in rappresentanza degli OSA, dei forestali, dell’irisbus, dei precari per far si che questi problemi possano occupare finalmente queste stanze. Ma soprattutto mi dispiace che non ci sia stato un incontro con i segretari di circolo affinché potessero dare un loro parere sulle linee programmatiche dei vari candidati. Io sono disponibile a colmare questa mancanza invitandoli giovedì prossimo a discutere del mio manifesto programmatico ”.
Nessuno sconto di pena per quanto accaduto martedì scorso al centro stampa con la presentazione di De Blasio : “Abbiamo assistito alla fiera dell’ipocrisia. Vedere big della politica scendere in campo per portare avanti un candidato quando poi la loro posizione non gli permette ciò. È stato un grande atto di disonestà intellettuale. Essendo big – conclude – avrebbero dovuto avere rispetto per ogni singolo candidato e non è stato fatto”.