PD Verso il congresso. Petitto e Festa presentano De Pietro: “Basta con il De Blasio di turno”

petitto festa de pietro valianteAvellino – Un partito all’insegna del cambiamento, non fatto più di interessi personali ma di interessi comunitari, un partito non più contenitore ma un partito di contenuti, un partito basato sulla meritocrazia, un partito della gente. Questo è in sintesi il programma di uno dei cinque candidati alla carica di segretario provinciale del PD, Walter De Pietro.

Non devo diventare nessuno, non ambisco a posti chissà dove, ho intenzione di lavorare per la politica e per la gente della mia terra – spiega De Pietro durante la conferenza stampa di stamane – Abbiamo assistito alla gestione fallimentare del PD che non ha programmato nulla per la gente, abbiamo visto esponenti di turno affrontare situazioni come l’Isochimica, l’Irisbus, ecc… facendosi fare le foto davanti ai cancelli e dire “ci stiamo impegnando” e poi cosa è stato fatto? La gente se ne accorge, la gente non si riconosce più nel partito, e per fortuna non solo il nostro. Ci sono troppi interessi privati alla base. È una storia che dobbiamo interrompere. Dobbiamo ricostruire il partito ma non cambiando le persone ma il modus. Abbiamo bisogno di un partito che ritorni nei territori, un partito che riapra le porte e che prenda le decisioni qui, a via Tagliamento, dove tutti possono entrare e non nelle stanze segrete”.

Ad appoggiare la candidatura di Walter De Pietro, Livio Petitto, Gianluca Festa e Simone Valiante.

La nostra proposta di candidatura non è una proposta di rottura – sottolinea Gianluca Festa – ma una proposta forte. Non vogliamo fare guerre a nessuno ma ci proponiamo per cambiare un certo andamento che non ci è piaciuto in questi ultimi tempi. Abbiamo proposta alternativa , netta chiara che si differenzia rispetto a quella del passato e rispetto a quelle presenti. Stiamo trovando entusiasmo sul territorio e ciò che ci viene richiesto è la presenza del partito, non solo quando si vota ma sempre, tutti i giorni. I cittadini hanno bisogno di un punto di contatto ed un riferimento costante”.

Questa è la prima volta che riusciamo a presentare un progetto partito dal mio gruppo in queste stanze prima, da un decennio a questa parte, non era concesso. È ora di portare avanti il discorso della meritocrazia. La candidatura di De Pietro rappresentare una discontinuità non sulle persone ma sui metodi: non possiamo tollerare – incalza Livio Petitto - che ci venga  calato dall’alto, senza autorevolezza, il De Blasio di turno. Anche il nome poteva essere condiviso ma in modo diverso se fosse stato deciso attorno a questo tavolo con tutte le persone e con tutti i referenti di questo gruppo. Dobbiamo ripartire da un rinnovamento, c’è bisogno di gioco di squadra e se non partiamo dall’ ascolto dei territori non potremmo mai andare avanti con questo partito democratico e ci logoreremo lentamente. Con De Pietro vogliamo inaugurare una nuova stagione senza preclusioni al dialogo. Siamo disposti al dialogo ma parlando dei problemi e non delle poltrone

 Dobbiamo uscire dalla logica localistica. –evidenzia l’onorevole Simone Valiante componente nazionale della segreteria - Il PD rappresenterà una svolta se raccoglierà energie positive che rappresentano un pezzo di futuro su cui investire. De Pietro è la vera innovazione ma nel rispetto del territorio”.

Valiante ha parole per tutti, anche per il caso del tesseramento e per l’ammutinamento a Caterina Lengua: “Mi auguro una competizione il più aperta possibile che si garantiscano strumenti di partecipazione reale e sono dispiaciuto per quanto accaduto sulla questione del tesseramento nazionale, potevamo indire una giornata del tesseramento dissipando tutte le polemiche sul “partito delle tessere” oltre a vedere la differenza tra consenso indotto e consenso partecipato. Riconosco che Caterina abbia prodotto dei risultati. Quello raggiunto al comune di Avellino è il più emblematico. La liquidazione che le è stata riservata non è stato un bell’atto. Spero che queste energie, insieme a coloro che non verranno eletti vengano recuperate al fine di costruire una nuova esperienza di partito”.