Montefredane – Piastrelle con stemma comunale sul Municipio, Troncone e Grossi contro il Sindaco
Montefredane - «Il buon gusto del sindaco-architetto, Valentino Tropeano, è riuscito a stupirci ancora!». Così i consiglieri comunali di opposizione, Carmine Troncone e Antonio Grossi, stigmatizzano l’installazione sulla facciata principale del palazzo Comunale di Montefredane, risalente al XVII secolo, di un pannello – fissato con cemento e costituito da varie piastrelle in ceramica – raffigurante lo stemma del Paese.
La decisione di posizionare il manufatto artistico, realizzato dal fratello del consigliere comunale di maggioranza Carmine Aquino, sulla facciata della casa comunale non ha convinto per niente gli esponenti della minoranza.
Per questo, Carmine Troncone e Antonio Grossi del gruppo di ‘Impegno per Montefredane’, hanno provveduto a segnalare l’installazione del pannello di piastrelle raffigurante lo stemma del comune – di dimensioni pari a circa 1,70 per 1,20 metri -all’attenzione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Avellino e Salerno.
«Detto pannello, a nostro avviso, – scrivono gli esponenti della minoranza Troncone e Grossi nella segnalazione inviata all’Ente di via Dalmazia ad Avellino – risulta essere di notevole impatto visivo e compromette, peraltro, la simmetria del prospetto principale. Si chiede, pertanto, di verificare se i predetti lavori siano stati legittimamente realizzati».
Il recupero e la valorizzazione dei beni architettonici comunali è stato per l’ex sindaco, Carmine Troncone, un impegno costante e scrupoloso durante le consiliature in cui ha guidato l’ente di Piazza Municipio, anche per le sollecitazioni dell’allora Presidente dellaPro Loco di Montefredane, il compianto Peppino Pisano, e dell’ex vice sindaco, Antonio De Gisi.
«Non accetteremo mai – spiegano i due consiglieri di “Impegno per Montefredane – che gli attuali amministratori, nella loro foga di dimostrare una qualsiasi attività, possano in qualche modo compromettere il lavoro, durato alcuni anni, che ha consentito il ripristino e la rifunzionalizzazione dei beni storici comunali. Sarebbe davvero scellerato, da parte nostra, tacere al cospetto di iniziative grossolane e improvvisate che finirebbero per deturpare l’estetica di una comunità che ha riscoperto, dopo un puntuale impegno amministrativo, veri gioielli come il centro storico, il castello dei Caracciolo, la piazza e la casa comunale, che sono invidiati da tante altre piccole comunità locali», concludono Troncone e Grossi.