D’Agostino su dimissioni Monti: “Ritorni alla guida, senza di lui movimento non ha senso”

d'agostinoRoma – Riceviamo e pubblichiamo la nota del deputato di scelta civica, Angelo Antonio D’agostino, in riferimento alle dimissioni di Mario Monti: “Il presidente Mario Monti non ha bisogno di formali attestazioni di solidarietà ma più concretamente di una forte sollecitazione, da parte di  tutti i parlamentari di Scelta Civica che hanno creduto e credono nella sua azione politica, affinché egli ritorni da subito alla guida di un movimento che, senza di lui, ideatore e fondatore, non avrebbe alcun senso.

Non si tratta di inneggiare al partito personale, ma ad una idea di rinnovamento della politica e di riformismo radicale che, oggi, soltanto il presidente Monti può incarnare a livello di rappresentanza partitica. Oltretutto, ai denigratori di oggi che sono gli stessi di ieri, va ricordato che il presidente Monti non solo ha salvato l’Italia dal baratro come onestamente ha riconosciuto il capo del governo Letta nell’intervista al Washington Post, ma ha egli stesso propiziato la nascita dell’attuale governo di grande coalizione, non mancando mai di sottolineare il grande apprezzamento per la figura di Enrico Letta.

Muovere rilievi critici e ragionati al disegno di legge di Stabilità non significa in alcun modo sfiduciare il governo, ma unicamente – come lo stesso presidente Monti ha chiaramente detto – tendere a dare una diversa forza propulsiva ad un provvedimento che così com’è non potrebbe assolutamente accelerare il rilancio della crescita. D’altra parte, sia dal fronte delle forze sociali che da larghe rappresentanze dei diversi partiti politici della stessa maggioranza, sono stati mossi rilievi altrettanto acuti e addirittura più gravi, a riprova che c’è un giudizio comune di insoddisfazione rispetto ad un orientamento che sa molto di compromessi e poco di indirizzi funzionali alle effettive esigenze del paese in questa fase critica di recessione”.

“Sono queste tutte ottime ragioni – conclude D’Agostino – per chiedere al presidente Monti di tornare sui propri passi senza più dare il fianco a provocazioni che, naturalmente, continuano ad ispirarsi alla mentalità di quella stessa vecchia politica che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e che ha spinto tanta parte della società civile, a cominciare proprio dal presidente Monti, ad impegnare tutte le proprie energie per raddrizzare la barca-Italia”.