Tragedia di Lampedusa. La solidarietà di un imprenditore irpino per i migranti

profughiAriano Irpino - Alberto Scaperrotta, imprenditore di Ariano, non è rimasto indifferente alle vicende dei profughi africani. Giovedì scorso oltre una dozzina di ospiti dell’albergo arianese “Villa Sorriso” sono stati invitati dalla Polizia a lasciare la struttura perché l’emergenza Nord Africa era finita. Scaperrotta, allora, si è subito recato sul posto ed  è riuscito a trovare due appartamenti dove sistemare 17 ragazzi che hanno scelto di restare in Irpinia. “Faccio solo quello che mi sento di fare, e lo faccio con fede e passione” spiega l’imprenditore.“Le azioni fatte con il cuore non pesano mai, e da un gesto di bene nasce altro bene. Questi ragazzi hanno solo voglia di lavorare, di riscattarsi e ne hanno diritto. A noi spetta aiutarli: siamo tutti fratelli”.

Per i migranti sbarcati il 3 ottobre a Lampedusa, Scaperrotta si è subito attivato raccogliendo vestiario e generi di prima necessità da spedire sull’isola frontiera. E ricorda ai suoi conterranei: “Noi irpini abbiamo conosciuto l’emigrazione, la miseria, il razzismo, l’emarginazione, quindi, chi più di noi può capire quello che si prova quando si va all’estero e non si è accolti bene”.

Oggi la storia di Alberto sarà raccontata ai microfoni di Radio Rai.