Consiglio Regionale, D’Amelio:”necessario creare in Irpinia nuove opportunità di lavoro per i giovani”

d'amelio rosaAvellino - Ha avuto luogo stamattina la seduta monotematica del Consiglio Regionale della Campania avente come oggetto di discussione l’utilizzo dei fondi Ue; un incontro richiesto da tempo e a gran voce dal Partito Democratico e che ha visto la presenza dello stesso Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.

Un argomento che ‘scotta’ e che non ha fatto risparmiare interventi critici e dure opposizioni da parte di tutto il gruppo regionale del Partito Democratico nei confronti dell’attuale Giunta regionale, ultima per avanzamento di spesa e prima per rischio disimpegno, rea di aver tentato – quando oramai è troppo tardi – una disperata accelerazione della spesa, senza tener conto dei reali problemi dei vari territori della Regione Campania.

“Concentrare il 60% delle risorse sui grandi progetti è stato un errore, perché oltre al fatto che su di essi permangono grandi criticità, non si è mai voluto tener conto delle proteste – e delle proposte – dei sindaci e dei comitati presenti sui territori che rappresentano la volontà della maggioranza dei cittadini ”.

Queste le parole con cui la Consigliera regionale PD Rosetta D’Amelio, a margine della seduta consiliare sui fondi europei, ha voluto sintetizzare l’operato dell’attuale Giunta, ribadendo che “se fino ad oggi hanno sbagliato tutto, è importante che non lo facciano anche in futuro; è giusto, dunque, salvare il salvabile, ma è necessario puntare sulla prossima programmazione e sui grandi temi stabiliti dal ‘tavolo nazionale’ basato in gran parte sulle città e sulle aree interne. Nel caso dell’Irpinia, – ha ribadito D’Amelio – sono tanti i problemi in cui è stretta e dei quali siamo tutti a conoscenza.

Interrompere la fuga dalle zone interne di giovani e meno giovani in cerca di lavoro, cercando di creare delle nuove opportunità lavorative nel medio – breve termine sia nel campo dell’agricoltura, l’attività attualmente più redditizia per l’Irpinia, sia negli altri settori che oggi sono allo sfacelo, come quello industriale; fermare ‘lo scippo’ delle acque perpetrato a nostro danno, con la ristrutturazione delle reti idriche, tale da consentire una migliore qualità del servizio erogato, ma con la ferma volontà di non far trasferire Caposele e gli altri comuni irpini – con la scusa della riforma degli ATO – in un ambito territoriale diverso da quello di Avellino; puntare sull’investimento e sull’incremento delle infrastrutture e sulla viabilità, condizione essenziale di sviluppo delle aree interne.

Grandi temi per grandi investimenti che devono, questa volta, essere mirati: solo così la nuova programmazione dei fondi europei per l’agricoltura, ad esempio, diventa un’opportunità, perché il ruolo di governance politica sui sistemi quali l’agricoltura è importante per agevolare la conoscenza dei nostri prodotti tramite il marketing e altre misure a sostegno dei numerosi imprenditori agricoli, i una terra che vanta eccellenze nel campo dell’olio, della carne e delle ciliegie per i quali sono stati presentati tre progetti integrati di filiera (PIF). Serve coraggio e lungimiranza affinché non si penalizzino ancora una volta le aree interne che sono una risorsa e non devono essere un peso”.