Soppressione tribunali, D’Amelio (PD): “Soddisfatta per aver ottenuto il referendum abrogativo contro questi tagli inutili”

damelio-rosaE’ stata approvata dalla Regione Campania la proposta di delibera per il referendum abrogativo della Legge 148/2011 che, con il taglio e l’accorpamento di circa mille uffici, modifica in modo sostanziale i criteri della geografia giudiziaria italiana.

Si allarga, dunque, il fronte delle Regioni che hanno chiesto a gran voce – ed ottenuto – il referendum abrogativo previsto dall’articolo 75 della Costituzione che, d’altronde, parla chiaro: cinque regioni hanno la possibilità di indire un referendum.

Dopo Marche, Puglia, Calabria, Abruzzo e Basilicata, dunque, è arrivato il turno della nostra Regione.

La consigliera regionale PD Rosetta D’Amelio, tra i primi  firmatari di questa proposta avallata, tra l’altro, da tutto il gruppo regionale PD, è stata protagonista, nella seduta consiliare di ieri, di un significativo intervento a difesa dei tribunali di Sant’Angelo dei Lombardi e di Ariano Irpino, per i quali la Legge 148/2011 prevede la chiusura e il conseguente accorpamento, rispettivamente, ai tribunali di Avellino e di Benevento.

Non si può restare indifferenti di fronte alle proteste delle comunità locali nei confronti di una normativa statale che ha soppresso 30 tribunali, 220 sezioni distaccate e 667 uffici del Giudice di Pace. Queste scelte sono state fatte senza conoscere le variegate realtà territoriali e senza tener conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio”.

Così la consigliera D’Amelio, già protagonista di una lettera indirizzata direttamente al presidente della Regione Campania Caldoro, ha ricordato che “la Campania ha subito un grave ridimensionamento delle strutture giudiziarie. Questo nega il diritto di accesso e fruibilità della giustizia da parte di tantissimi cittadini campani. In particolare – ha poi aggiunto – nella nostra provincia, a causa di questa legge, dovrebbero chiudere e accorpare un tribunale storico come quello di Sant’Angelo dei Lombardi, che esiste da 150 anni e che ha un bacino d’utenza enorme che si estende fino al comune di Monteverde – che dista più di un’ora da Avellino-. E’un tribunale efficiente, digitalizzato, all’avanguardia, che si trova in una struttura pubblica e che deve improvvisamente chiudere per trasferirsi ad Avellino, in una struttura decadente, non a norma, senza parcheggio e che ha già di per sé i suoi evidenti problemi. Una scelta senza alcuna logica di fondo, così come la decisione di accorpare a quello di Benevento – dunque in un’altra provincia – il Tribunale di Ariano Irpino: una struttura altrettanto efficiente che ha un grandissimo bacino d’utenza, essendo posizionato nel comune con il più alto numero di abitanti della nostra provincia dopo la città capoluogo”.

“La cosa che più mi sconcerta –ha infine dichiarato l’Onorevole D’Amelio – è che tutto questo viene fatto per risparmiare a regime circa 80 milioni di euro. Ma quanti saranno i soldi che verranno spesi per arrivare a regime, per sistemare le cose e mettere tutto a norma? E a costo di quali danni nei confronti della popolazione locale?”.