Caso IMS – Oliviero (UGL): “Non possiamo far chiudere un’azienda per beghe tra proprietà”

ims2Avellino – “Siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori dell’Ims. Ci siamo rivolti al prefetto appellandoci alla sua sensibilità al fine di trovare una soluzione a questa diatriba“. Questo il commento a caldo del segretario provinciale Ugl metalmeccanici, Antonio Oliviero, a margine dell’incontro in prefettura di stamane sul caso dell’azienda di Morra de Sanctis IMS che, a causa di un contenzioso con la vecchia azienda BITRON, rischia di coinvolgere i 100 dipendenti.

Al tavolo oltre le aziende coinvolte nel contenzioso, IMS e BITRON, erano presenti le sigle sindacali UIL, UGL, FIOM, CISAL, CISL, Rosanna D’Arci e Crescenzo Ventre per Confindustria.

Il problema alla basa di questa mancanza di accordo -spiega Oliviero- riguarda il non pagamento dell’affitto da parte dell’IMS alla BITRON. La BITRON è stata ceduta nel 2004 all’IMS azienda atta alla produzione di elettrodomestici ed ha stipulato un contratto nel quale l’IMS doveva versare un affitto di 16mila euro al mese. Questo mancato pagamento è scaturito in seguito ai lavori di manutenzione e messa in sicurezza dello stabile che avrebbe dovuto svolgere la BITRON in quanto proprietaria dei locali ma che sono stati fatti dall’IMS accollandosene le spese“.

“Se non si risolve questo contenzioso -conclude il segretario di Ugl Metalmeccanici- l’azienda si vedrà costretta  a mettere in mobilità gli operai, e tutti sappiamo cosa significa. Non vogliamo che un’azienda che, nonostante la crisi, sia riuscita a salvaguardare posti di lavolo debba chiudere. Dobbiamo scongiurare tutto ciò, non possiamo permetterci che chiuda un’altra fabbrica in Irpinia e questa volta non a causa della crisi ma a causa di beghe tra due proprietà“.