Nuovo ATS A4 – Gli operatori si difendono: “Il Direttore della Caritas Mele parla senza conoscere il sistema”

Operatori A4Non lasciano spazio ad interpretazioni gli operatori del Consorzio Pubblico di Servizi Sociali A4 che, chiamati in causa da alcune dichiarazioni apparse sulla stampa da parte del Direttore della Caritas di Avellino Carlo Mele, rispondono per le rime a quelle che considerano «parole basate sul nulla».

«Certo – commentano – dal Direttore Mele non ce lo saremmo mai aspettato: il responsabile di un Ente “benefico” che spara a zero sugli operatori precari di un sistema sociale è davvero un paradosso. Parole basate sul nulla, non ricordiamo di averlo mai visto e soprattutto non sapevamo di avere 28 colleghi invisibili. Caro Direttore, da sempre, o quasi, siamo 22 professionisti, tutti laureati, che, andando oltre il richiesto, ci spendiamo alacremente per garantire servizi funzionali e puntuali. E poi, ci scusi, fino a prova contraria siamo tutti “vincitori di concorso”, sta forse dicendo che le commissioni che ci hanno valutato erano corrotte dalla politica?! In ogni caso – proseguono – su una cosa ha ragione, i “carrozzoni” esistono ma sono ben altri e spesso sono guidati da persone che dimenticano chi gli ha dato la patente».

«La soluzione praticabile che Lei auspica – continuano – volendo anche noi garantire sempre più servizi e meno costi, non è certo quella di sostituire – eventualmente? – i contratti di un settore “pubblico” maggiormente garantista, con quelli di un ente “privato” che risponde a logiche aziendali. Le indicazioni “giuste” da parte della Regione dovrebbero essere quantomeno “chiare” per chi sta rischiando di finire in mezzo ad una strada senza un motivo apparente: un Ente “in attivo” che viene soppresso in favore di una “formula incerta” farebbe pensare ad un riordino strutturale funzionale ad “interessi velati”».

«Tra l’altro – concludono – è necessario precisare che la gestione dei servizi attraverso “cooperative o associazioni”, costa molto di più rispetto a quella attuale: alla gestione diretta bisogna aggiungere l’IVA, che per un ente locale è un costo, oltre a tutti i costi di coordinamento che in genere non sono mai inferiori al 15%. Su un bilancio triennale, pari a circa 14.000.000,00 Euro, il costo aggiuntivo sarebbe di circa 3.000.000,00 Euro. E’ chiaro che spesso si parla senza una reale cognizione di causa»!