Isochimica – Nappi incontra l’assessore all’Ambiente Romano

romano_giovanni Dopo aver presentato un’osservazione al Piano di Bonifica Regionale inerente l’area dell’ex Isochimica, il consigliere regionale Sergio Nappi si occuperà della spinosa vicenda dell’ex stabilimento di Pianodardine durante un incontro che avrà con l’Assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano. L’incontro si terrà martedì, 24 settembre, a Napoli, presso i locali dell’assessorato.

Alcuni giorni fa, il Capogruppo del Mir, in una nota indirizzata a Romano e al Presidente Caldoro, aveva sollevato dei dubbi in merito all’indice di rischio assegnato al sito nel Piano di Bonifica, e al livello di priorità attribuito ai fini del finanziamento. Contestualmente Nappi aveva chiesto all’Arpac di effettuare nuovamente i rilievi necessari a verificare il livello di dispersione nell’aria di fibre di amianto.

“La prossima settimana – dichiara Nappi – vedrò l’assessore regionale all’Ambiente e gli rinnoverò l’invito a rivedere le determinazioni riguardanti l’Isochimica, assunte nel redigere il Piano di Bonifica; chiederò, inoltre, di accelerare le procedure necessarie a risanare l’area. Nella mia nota del 7 settembre – prosegue il Consigliere regionale – ho evidenziato le valutazioni dei consulenti della locale Procura che hanno accertato la ‘generalizzata inidoneità a trattenere le fibre di amianto, la cui dispersione espone a concreto pericolo, collettivamente, l’incolumità di un numero indeterminato di persone.’ Una situazione – rimarca Nappi – che non può e non deve essere sottovalutata.”

“In questi ultimi giorni – aggiunge l’esponente del Gruppo federato Caldoro – siamo stati costretti a registrare il ricovero in gravissime condizioni di un altro operaio che lavorava nello stabilimento e la denuncia di una persona che abita nei paraggi dell’impianto di Pianodardine alla quale è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin di derivazione da linfociti B periferici; una patologia che la scienza medica riconosce come neoplasia metacronica diagnosticata nei soggetti esposti e a contatto con le fibre di amianto.”

“All’assessore Romano  chiederò soluzioni immediate ribadendogli l’invito a far ripetere i rilievi all’Arpac. Abbiamo il dovere – chiude Nappi – di salvaguardare il diritto alla salute di chi ancora abita nei pressi dell’ex stabilimento e di predisporre ogni forma di tutela per gli operai che vi hanno lavorato per tanti anni.”