Smantellamento Concordia – D’Agostino: Sostenere la richiesta avanzata da Caldoro

2013111_201542734_190326343_000_D'AGOSTINO ANGELO“Va sostenuta, per oggettivi motivi logistici e non già campanilistici, la richiesta avanzata al Governo da Stefano Caldoro affinchè i lavori di smantellamento della nave Concordia vengano effettuati nei cantieri navali della Campania, a partire dal porto di Napoli”.

Lo dichiarano, congiuntamente, i deputati campani di Scelta Civica Luciano Cimmino, Antimo Cesaro ed Angelo Antonio D’Agostino.

“I cantieri di Napoli e di Castellammare  - spiega Cimmino – sono quelli oggettivamente meglio funzionali per poter procedere alla complessa opera di smantellamento della nave senza aggravi straordinari di costi”. “Infatti – chiarisce Antimo Cesaro – il porto di Piombino, pur essendo meno distante dall’isola di Giglio rispetto al golfo di Napoli, risulta inadeguato allo scopo, come ha già rilevato nel marzo del 2013 il Dipartimento della Protezione Civile”. “Ancora secondo quanto comunicato il 13 marzo scorso al Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore dal Capo della Protezione Civile – aggiunge Cesaro – per adeguare il porto di Piombino sia all’allocamento che alle operazioni di smantellamento sarebbe necessario “realizzare rilevanti infrastrutture”, i cui costi e tempi di esecuzione vanificherebbero l’aspettativa di portare a compimento la missione in tempi ragionevoli”. “Il Commissario delegato al recupero della Concordia – rileva inoltre D’Agostino richiamando una nota del Capo della Protezione Civile – non è nelle condizioni giuridiche di adottare i provvedimenti necessari alla realizzazione dei suddetti interventi”., che esorbiterebbero dalla lettera e dallo spirito della norma”.

“Lo smantellamento nei cantieri navali campani – aggiungono, infine, i tre deputati di Scelta Civica – contribuirebbe a dare una boccata di ossigeno ad un settore in crisi in un’area, quale è quella di Napoli – Castellammare, caratterizzata da una fase congiunturale particolarmente difficile che ha già generato forti tensioni sociali”.