Tesseramento PD. Forgione: “Poche tessere, poche idee, niente rottamazione”

forgioneAvellino - Lo strano caso del tesseramento Pd, specie in vista del congresso, ritorna al centro dell’attenzione e lo fa attraverso le parole del dirigente provinciale del Pd di Avellino, Andrea Forgione che in una nota dichiara: “Il signore Tore Corona ( il nome e’ tutto un programma), responsabile nazionale del tesseramento, nominato dal responsabile nazionale organizzazione , Davide  Zoggia, nominato a sua volta dall’ex segretario Pierluigi Bersani ha reso noto i dati riferiti al tesseramento 2013: grande calo delle adesioni , al punto da risultare preoccupante. Infatti – spiega - le tessere sottoscritte  nel 2013 sono solo 250.00 a fronte delle 500.163 tessere sottoscritte nel 2012  e delle 607.897 sottoscritte  nell’anno 2011.  In meno  di sei anni i tesserati Pd sono passati da 800.000 a 250.00 , segno di una disaffezione degli italiani verso la forma partito del PD.  Ma ancor di più segno evidente di una volontà dei gerarchi territoriali, padroni delle tessere, di avere pochi iscritti  più facilmente controllabili.  Prendiamo il caso Irpinia. Qui  le tessere consegnate  alla maggior parte dei  circoli sono pochissime , fatta eccezione per alcuni  che invece ne hanno a dismisura. E cosi si assiste a strani casi.

A Paternopoli sono state date solo 15 tessere ,  a fronte di un risultato elettorale che vede il Pd da sempre primo partito con punte del 41 % dei consensi, come alle ultime elezioni,  mentre   circoli di altri paesi  hanno ottenuto più tessere rispetto ai voti effettivi registrati alle ultime elezioni.  La risposta che viene fornita è che se si danno altre 15 tessere a Paternopoli poi bisogna darne altrettante ai circoli di Fierro, a quelli di De Luca, a quelli di D’Amelio, a quelli di Famiglietti”.

“Questo  - dichiara - significa una sola cosa: il congresso è stato deciso a tavolino e gli equilibri  fra le correnti  devono rimanere immutati.  Tutti sanno che sarà Matteo Renzi a vincere il congresso  con una quota bulgara  ma  diventa questione di vita o di morte  chi avrà nell’area Renzi la maggioranza. Ed ecco che si assiste  a strane alleanze  fra i famigliettiani ed i fierriani  sulla questione  delle tessere,  tanto che per oggi , alle 17.00, è stata convocata la commissione di garanzia per evitare  i conflitti in sei o sette circoli , dove non è ancora partito il tesseramento. E mancano 4 giorni alla sua chiusura. Ma vi pare che Matteo Renzi  abbia lanciato la sua candidatura  per essere protagonista di uno spettacolo del genere? Matteo si candidò per rottamare i vecchi gruppi dirigenti ed invece oggi si trova ad essere il campione della conservazione dei vecchi gruppi dirigenti, con i nuovi che  vogliono solo scalzare i vecchi ma sono nei metodi peggiori  di chi dovrebbe essere rottamato. Alla fine Matteo vincerà  ma il Pd non cambierà . E la rottamazione rimarrà una utopia. 

Accettiamo scommesse . Anticipiamo le quote  di tessere  del congresso:

Area Renzi  86 % , area Cuperlo  9%,  area Civati  3%,  area Pittella 2% . Gli scarti  rispetto al pronostico saranno irrisori. Nell’area Renzi  primo arriva il gruppo De Luca-De Blasio-Venezia  con il 30%, secondo arriva il gruppo  D’Amelio-Adiglietti-Repole-Chieffo con poco meno del 20 %, il terzo posto se lo contendono  il gruppo di Vittoria, quello di Famiglietti e quello di Foti-De Stefano, con quello di famiglietti che rischia grosso.  Di qui  le sue continue convulsioni“.

Eppure – conclude il dirigente provinciale del Pd- il gruppo famiglietti avrebbe dovuto godere oggi della vittoria di Renzi proprio perchè , insieme a noi , sono stati renziani della prima ora’. Si interroghino questi amici  su quali circostanze  ne impediscano oggi  il loro boom.  Peccato per chi come noi ha creduto e continua a credere  nell’idea di Pd di Renzi : un partito aperto , plurale, non ideologico, fatto di cittadini e non di apparati. Purtroppo saremo costretti ad assistere  al solito balletto dei padroni delle tessere ed il futuro segretario provinciale sarà colui che saprà meglio destreggiarsi in questa palude politica.  Il Pd di questi uomini politici capaci ne ha decine  ma il migliore resta sempre l’ex senatore De Luca. Anche qui accettiamo scommesse“.