Consorzio A04 – De Lisa: “Si vuole distruggere un’autentica eccellenza regionale per meri giochi di potere. Avellino si vergogni”.

logo-A4-pPietrastornina - “Costruzione di un sistema integrato d’interventi e servizi sociali in grado di garantire sia i servizi ai cittadini indigenti sia gli attuali livelli occupazionali”, questi i punti fermi che Giovanni De Lisa, Vice Sindaco e già delegato del Comune di Pietrastornina al Consorzio A4, ha voluto ribadire intervenendo nella querelle che, di fatto, ormai da mesi, impedisce al nuovo Ambito A04 di essere operativo e quindi di erogare servizi sociali e socio-sanitari.

“In quanto rappresentante del territorio – afferma De Lisa – avverto la necessità che siano garantiti i livelli essenziali di assistenza ai cittadini, soprattutto a quelli che versano in condizioni di difficoltà sociali ed economiche. Servizi, questi, finora assicurati sul nostro territorio con professionalità e abnegazione dal personale del Consorzio A4 composto da ben 22 professionisti del sociale (il Direttore e altre 21 unità). La struttura consortile A4 ha dimostrato negli anni di funzionare con efficacia, efficienza ed economicità, destinando il 25% del Fondo Unico di Ambito alle spese del personale ed il 75% ai servizi ai cittadini diventando un’autentica eccellenza regionale che non può certo essere soppressa per meri giochetti di potere .”
“Dalla lettura dello schema di Convenzione proposto – prosegue il vicesindaco di Pietrastornina- in data 06.09.2013, dal Comune di Avellino, ai Comuni del nuovo Ambito territoriale A04–ex DGRC n. 320/2012- ho rilevato alcune pregnanti criticità….In dispregio degli sforzi fatti nel corso degli ultimi dodici anni, sia da parte dei lavoratori impegnati nel sociale che da parte degli amministratori locali, volti ad assicurare la continuità e la stabilità del sistema welfare su tutto il territorio dell’Ambito, sembra che il Comune di Avellino si stia impegnando, insieme ad altri Comuni del nostro territorio, per cancellare, di fatto, quanto costruito con fatica e sacrificio nel  tempo, rischiando davvero la paralisi nell’erogazione dei servizi sociali e la drammatica perdita di posti di lavoro”.
“Adesso, – incalza De Lisa -, questo recente accordo, per la verità tutto da verificare, tra il Sindaco del Comune di Avellino e altri sei Sindaci dell’Ambito (guardacaso tutti riconducibili alla stessa area politica) finalizzato a non aderire al Consorzio A4 (contraddicendo in sostanza un precedente deliberato di buona parte dei Consigli Comunali che rappresentano), per attribuire al Comune di Avellino la posizione di Comune Capofila, la sede, la Presidenza dell’Ambito e la Vice-Presidenza, il Coordinatore ed i componenti dell’Ufficio di Piano, scelti tutti tra i dipendenti del Comune di Avellino, di fatto cancella il posto di lavoro di ben 22 validi professionisti del Consorzio A4,
in quanto il Comune di Avellino, per i vincoli derivanti dal patto di stabilità, non può certamente aumentare le spese del personale. Come può, infatti, il comune di Avellino garantire che questi lavoratori continuino a svolgere il proprio lavoro quando lo stesso Comune non è
stato ancora in grado di risolvere il problema dei suoi precari? Magari, forse attraverso qualche cooperativa come, tanto per fare un esempio, Icarus o Punto Acli? Ma si può immaginare di far dipendere figure professionali quali, ad esempio, gli assistenti sociali da una
cooperativa?…siamo alla follia pura! ”
“In un primo momento – spiega ancora De Lisa – , il comune di Avellino chiedeva addirittura l’approvazione di una Convenzione intercomunale che riservava allo stesso un voto ponderato pari al 49,6%, per poi scendere al 35,00% ed accettare, a pochi giorni dalla scadenza della presentazione del Piano Sociale di Zona prevista per il 15 settembre, finalmente, il principio di: “una testa un voto”. Ad oggi, inoltre, non è stato ancora approvato il Regolamento del Coordinamento Istituzionale, non è stata ancora approvata formalmente la forma giuridica di gestione associata dell’Ambito e non è stata ancora avviata la fase di concertazione della programmazione.
Inoltre, – prosegue il vicendaco di Pietrastornina- dallo schema di Convenzione oggetto dell’accordo tra i Sindaci, non si evince in modo chiaro ed inequivocabile l’impegno a garantire gli attuali livelli occupazionali!!!
Mi chiedo, a questo punto, per quale ragione il Sindaco di Avellino e con lui gli altri Sindaci fautori dell’accordo, anziché intraprendere la strada più semplice, più immediata e più utile al territorio, mediante l’adesione al Consorzio A4, perfettamente funzionante e già consolidato sul territorio, che nel corso degli anni è stato in grado di soddisfare i bisogni delle fasce sociali più deboli, ha deciso 
di resettare tutto il sistema? Mi sembra di tornare indietro nel tempo, e di assistere all’annullamento della garanzia del bilanciamento dei meccanismi di governance territoriale, conquistata al termine di un percorso lungo e faticoso conclusosi con la costituzione del Consorzio, fortemente incentivato dalla Regione Campania e fortemente voluto da amministratori come il sottoscritto. Allo stato, anziché proseguire con il percorso già intrapreso, che garantirebbe la stabilità dell’intero sistema sociale – per essere chiaro mi riferisco sia alla qualità e quantità dei servizi erogati sul territorio che ai livelli occupazionali raggiunti – approvando la Convenzione in parola non saremmo in grado di preservare tutto ciò..”
Inoltre,–si chiede De Lisa- qual è stato e quale sarà il coinvolgimento dei territori di riferimento nella definizione di questo nascente piano di zona? Ci ritroviamo forse di fronte all’ennesimo accordo fatto nelle segrete stanze di un partito eseguendo l’ennesimo ordine di scuderia frutto di logiche che nulla hanno a che fare con la gestione efficiente, economica ed efficace del sociale?
Sentendomi responsabile nei confronti della collettività che contribuisco ad amministrare, mi auguro che si agisca nell’esclusivo interesse e nella tutela delle fasce più deboli delle comunità interessate, ricordando che gli amministratori locali devono, prima degli interessi partitici, tutelare gli interessi dei territori di cui sono espressione.
Il Vicesindaco di Pietrastornina conclude rivolgendo un appello a tutti gli amministratori locali dei Comuni coinvolti: “affinché valutino attentamente tutte le conseguenze che comporterebbe l’approvazione della richiamata Convenzione, ponendo al primo posto l’interesse della collettività che li ha eletti e non la tutela di posizioni strumentali, figlie di logiche elettoralistiche del comune capoluogo, e che sicuramente non hanno nulla a che spartire con la salvaguardia dei livelli occupazionali e l’erogazione dei servizi sociali alle fasce più fragili della popolazione: anziani, disabili, minori ecc.”