Trevico – Continuano le passeggiate ecologiche

trevico Dopo il successo della Bisaccia-Cairano, poi Bisaccia –Vallesaccarda, che ha visto la partecipazione di un folto numero di persone percorrere a piedi oltre 28 km tra vallate e torrenti, continuano le passeggiate ecologiche organizzate dall’associazione “Sinergie”. Si tratta dell’appuntamento che porta gli amanti della passeggiata e della camminata ad esplorare le meravigliose campagne irpine, una escursione a piedi per la valorizzazione territoriale e la condivisione di momenti di aggregazione delle comunità.

Domenica 8 settembre, la tappa è Trevico, in occasione dei festeggiamenti della Madonna della Libera. Da Bisaccia, partiranno circa 30 persone che saranno accolte a Trevico dall’Associazione Irpinia Mia. Per il lungo tragitto la prima sosta è prevista in località Carosina di sopra alle ore 9.30 ove si aggiungerà chi non intende percorrere l’intero tragitto a piedi.

Il presidente dell’Associazione “Sinergie”, Donato Cela, racconta che chi si è avvicinato a quest’avventura non è rimasto mai deluso ma soddisfatto ed invogliato a partecipare anche alle altre.

Nella mattinata altri gruppi organizzati partiranno da Scampitella,S.Nicola Baronia, Vallesaccarda,  Vallata e dalle frazioni di Trevico Lungarella e Molini  per partecipare al momento di fede, dopo aver rispettato il digiuno di sabato per la pace tra i popoli.

La festività della Madonna della Libera è molto sentita nei paesi dei dintorni di Trevico.

Per oltre un millennio migliaia di fedeli si sono inginocchiati per chiedere grazie e benedizioni alla Madonna della Libera. Dei manoscritti del Teologo Don Andrea Calabrese provano l’antichità del fervido culto in Trevico fin dall’800 d.C. Oltre queste date non si può andare perché durante le invasioni dei Goti, dei Longobardi e dei Normanni, la Chiesa vide i propri archivi dati alle fiamme. L’attuale statua della Madonna della Libera non è la prima venerata a Trevico. Essa raccoglie sotto il suo manto, oltre che il Capitolo ed il Vescovo di Trevico alla destra, il popolo di Bisaccia alla sinistra, il quale, per avere questo privilegio, pregò moltissimo presso la primitiva immagine ottenendo numerose grazie. La leggenda racconta della liberazione dei bisaccesi dal pericolo di una grande frana testimoniata dalla seguente foto.