CGIL – D’Acunto (FP): “E’ ora di vedere atti di responsabilità da parte dell’Asl”

marco d'acunto cgilAvellino – “L’Asl deve dare atti di responsabilità dall’Asl e atti concreti che migliorino il servizio” queste le parole del Segretario Generale, Igiene ambientale e Formazione Gruppi Dirigenti della Cgil, Marco D’Acunto.

Dopo l’incontro di ieri al comune di Ariano –dichiara D’Acunto – dove il sub commissario Morlacco ha bocciato l’atto aziendale dell’Asl di Avellino definendolo articolato secondo un modello desueto di sanità e va completamente modificato è una bocciatura totale di un atto aziendale che l’Asl ha voluto mantenere senza prendere in considerazione le osservazioni presentate dai sindacati, dai sindaci, associazione dei consumatori. Il sub commissario – continua - non è uno qualunque bensì docente di economia sanitaria. Rispetto a questa bocciatura mi sarei aspettato anche un atto di dignità da Florio con le sue dimissioni, anziché far spallucce traendo le dovute conclusioni specialmente dal momento che Morlacco ha sottolineato l’importanza di rivedere l‘atto aziendale  in modo programmatico sostenendo che adesso dirà lui come dovrà essere rivisitato”.

D’Acunto ha passato in rassegna una serie di problematiche che interessano l’Asl in questi ultimi tempi dall’organizzazione discutibilissima de alle hostess per dare un’immagine virtuosa dell’azienda ma allo stesso tempo svolgono funzioni di custodi, dai criteri di ammissione all’interno dell’Alpi alle graduatorie “fantasma” di reclutamento dei lavoratori presso il Cup di Ariano Irpino. Problematiche queste di cui la Cgil ha chiesto spiegazioni all’Asl che puntualmente non è stata in grado di dare.

Nodi cruciali dell’intervento di D’Acunto hanno interessato il caso del dirigente analista, Fabio Di Carluccio e de crollo delle prestazioni dell’Asl in Provincia:  “Questo crollo, ovviamente –puntualizza D’Acunto – non è da attribuire al fatto che le persone stanno meglio ma al semplice fatto che a parità di costi i cittadini preferiscono andare dal privato, dato che qui si contano tempi di attesa dai 2 ai 6 mesi anche per visite che devono essere espletate con una certa urgenza”.

In riferimento al caso Di carluccio, D’Acunto spiega  “L’Asl decide che ha urgenza di acquisire personale che abbia la qualifica di dirigente analista ma anziché fare un bando, come giusto che sia, nella stessa delibera aggiunge che c’è già la domanda di un dipendente a tempo indeterminato Asl Na, Fabio Di Carluccio, che ha già presentato domanda per ricoprire con urgenza quel posto. Quando Di Carluccio arriva ad Avellino per firmare il contratto dopo mezz’ora dalla firma viene spostato, con nuova delibera del 12 agosto ma con domanda del 6 settembre, a Napoli. Il tutto firmando il contratto ad Avellino ma non prendendo mai servizio in città. L’organizzazione dell’azienda è impazzita –conclude il segretario generale FP- se questo è il modello con il quale si vuole organizzare la sanità in questa provincia, noi della Fp Cgil continueremo a mantenere queste vertenze in atto., soprattutto dopo ciò che è stato detto ieri da Morlacco. Ci attendiamo un atto di responsabilità da parte dell’Asl con l’immediata convocazione per discutere seriamene sull’organizzazione della sanità”.