Centro per l’Autismo – Lunedì la presentazione della delibera al Prefetto
Avellino – Si è svolto oggi, 4 settembre c.a., presso il Centro Australia di Contrada Amoretta, la riunione del gruppo operativo di riabilitazione per discutere nuovamente sulla questione autismo.
Molte le voci e le idee emerse durante l’incontro sia per quanto riguarda la ristrutturazione del Centro Australia, sia sul futuro del Centro per l’Autismo di Valle.
In merito alla ristrutturazione del Centro Australia al fine di riportarlo alla sua funzione primordiale di centro atto alla cura dei bambini, per non abbandonare i degenti di età superiore si è individuato all’interno della stessa struttura “un’intera ala da dedicare a questi ultimi evitandone la promiscuità –spiega l’architetto Tania Belillo- avvalendosi di tre moduli uno relativo alla neuropsichiatria infantile, un altro in riferimento alla riabilitazione in età evolutiva e un terzo in riferimento alla riabilitazione in età adulta”.
Soddisfatti dell’incontro anche i genitori dei bambini autistici e l’associazione Aipa. “E’importante che si sia chiarito che per quanto riguarda l’autismo, come per le altre disabilità, al centro venga posta la persona. Non si può più ragionare a compartimenti stagni –spiega il presidente Aipa, la dott.ssa Elisa Spagnuolo – Si è scongiurata anche la sospensione dell’Aba (approccio comportamentale intensivo domiciliare per i bambini piccoli) grazie ad una delibera con decorrenza immediata ma soprattutto si è scelta la strada da seguire: bisogna cercare di sganciarci dal centro di Cicciano che è costoso e crearlo qui con operatori nostri. E se gli operatori sono i nostri giovani questa cosa ci fa tanto piacere. L’autismo dura tutta la vita e c’è bisogno di continuità nelle cure – continua – E’ chiaro che le cure debbano essere differenziate a seconda delle età e che debbano essere seguiti da personale specializzato come psicologi, sociologi, educatori, pedagogisti, osa ma che abbiano una formazione specifica. Una volta che ad Avellino c’è un centro che nessuno ha nel mezzogiorno è chiaro che è possibile pensare che questi gruppi specializzati vengano spostati al Centro per l’Autismo senza togliere competenze all’Asl: il programma di terapia l’ha fatto sempre l’Asl e continuerà a farlo –chiarisce il presidente dell’Aipa- noi diamo il supporto. Per il momento si può continuare perché non c’è spazio ma quando lo spazio ci sarà non vedo perché continuare a spezzettare e non far confluire il tutto in un unico spazio”.
“Diagnosi e presa in carico di tutte le diverse abilità. Questo è l’obiettivo principale che si deve raggiungere – spiega Michelangelo Varrecchia, dell’ufficio H della Cgil – Chiunque ha un bambino con problemi deve poter dire: “non devo andare a Milano a Roma, o altrove ma ad Avellino c’è un centro di eccellenza che si chiama “Centro Australia” in grado di diagnosticare il problema. Poi la terapia decido io dove voglio andarla a fare”.
“Il progetto consta nel creare qui, un polo ambulatoriale con la possibilità di formare un’equipe attraverso bandi interni ed esterni a seconda dei casi –evidenzia il direttore neuropsichiatria infantile Asl Av, il Dott. Camillo Vittozzi – Poi se tutto va per il meglio si può immaginare di creare un’utenza 7-12 anni più ampia. La distinzione di spazi è una cosa necessaria altrimenti si rischia di non lavorare come si deve. La forza del Centro sarà quella di avere un continuum tra parte diagnostica e parte riabilitativa nei limiti operativi della struttura”.
Questo progetto rientra nella delibera che il responsabile del dipartimento di salute mentale, Asl Av, il dott. Emilio Fina presenterà al cospetto del prefetto molto probabilmente lunedì prossimo: “Abbiamo inserito nella delibera tutte le realtà esistenti che a vario titolo si occupano di autismo. La filiera serve per costruire un processo unico e coerente che si faccia carico del problema dell’assistenza del soggetto autistico da 0 a 2 anni fino al dopo di noi differenziando i vari livelli di bisogno che prevede che la neuropsichiatria e l’adolescenza sia il motore pulsante dell’attività. Questa rete – sottolinea- prevede il coinvolgimento delle associazioni di categoria. La delibera vedrà dunque coinvolte le associazioni e non solo, prevede persino gli accordi con il provveditorato perché è necessario che la formazione si sposti dalla famiglia alla scuola. Quindi formazione e sostegno alla classe docente. Si prevede un accordo con il provveditorato, in modo tale che si segui il bambino quando è piccolo presso il centro, a casa quando è in fase pre-scolare e a scuola con insegnanti in fase scolare, e così via. Se ci riusciamo -conclude Fina- possiamo dire che è una vittoria di tutti una vittoria dell’Irpinia e non solo di chi ha materialmente prodotto e che, ancora una volta, l’Irpinia ha l’attenzione della regione per i suoi processi virtuosi”.
Intanto, sabato prossimo, 7 settembre, alle 18,30, partirà dalla chiesa “S.Maria Assunta in Cielo” di Valle, la fiaccolata dei Soci e Volontari dell’Associazione Irpina Pianeta Autismo (AIPA) per la ripresa dei lavori nel cantiere del Centro per l’Autismo di Valle. Parteciperà Padre Luciano della Parrocchia di San Ciro. Sono stati invitati il Sindaco Foti, l’amministrazione comunale, i deputati avellinesi e il Vescovo Marino.