Protezione Civile di Montella – La competenza e le capacità di tutti i suoi volontari.
Montella – La Protezione Civile Misericordia di Montella ha finora dimostrato con i fatti la sua validità e la sua competenza intervenendo in diverse situazioni difficili legate non solo al territorio locale ma anche nazionale.
In Irpinia la squadra di Montella viene coinvolta per lo più in casi di persone disperse in territori ostili (montagne, zone boschive o isolate); il loro intervento è solitamente di affiancamento a Carabinieri, Vigili del Fuoco e alle squadre del Soccorso Alpino Campania. I volontari di Montella non sono certo “soccorritori improvvisati”: il loro coinvolgimento è frutto di esperienza acquisita durante numerose esercitazioni svolte nel territorio.
L’ultima è stata fatta nel mese di Giugno presso il territorio montellese di Verteglia. Qui la Protezione Civile e i volontari della Misericordia del paese hanno preso parte ad una simulazione, insieme al Soccorso Alpino, chiamata “Misar II” in cui le squadre sono state impegnate in un lavoro di ricerca e recupero persone.
Montella, dunque, può vantare di disporre di una squadra di soccorso ben organizzata e preparata ad ogni evenienza. Il tutto è possibile grazie alla disponibilità dei volontari i quali, pur di essere d’aiuto alla comunità in caso di emergenza, non esitano a dedicare tempo prezioso per aiutare chi ha bisogno.
Per conoscere a fondo la Protezione Civile Misericordia di Montella, la sua esperienza e le sue qualità abbiamo fatto alcune domande al Responsabile locale, Glauco Pizza.
In cosa consisteva l’esercitazione M.I.S.A.R. II svolta nel mese di Giugno a Verteglia?
In qualità di Protezione Civile uno dei nostri compiti è stato ritrovare e soccorrere persone scomparse.
Oltre ai nostri volontari e alla Misericordia di Montella hanno partecipato anche le squadre della CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico). L’attività prevedeva la ricerca e il soccorso di otto boy scout dispersi nel territorio del Monte Terminio.
In questa occasione l’esercitazione ha mirato ad addestrare il Soccorso Alpino nella sua componente tecnica per gestire la ricerca di persone disperse in ambiente ostile, nel nostro caso montano. Insieme al Corpo del Soccorso Alpino ha svolto la sua parte di addestramento anche la Misericordia di Montella; il suo compito è stato offrire una logistica utile alla gestione delle squadre in modo da affiancare gli altri nel lavoro di ricerca.
Ovviamente non è un lavoro fattibile in tempi lunghi: di norma abbiamo dalle 24 alle 48 ore; l’obbiettivo è ritrovare e soccorrere i dispersi quanto prima possibile!
L’Irpina non è un territorio semplice; montagne, boschi, luoghi isolati e condizioni meteorologiche la rendono una zona ad alto rischio. Le vostre competenze sono riservate solo alla ricerca di persone scomparse?
Certamente no! L’Irpinia, come molti di noi sanno per esperienza personale, è una zona ad alto rischio sismico. Abbiamo il compito, in caso di terremoto, di intervenire nel soccorso della popolazione. Nostro dovere sarà non solo cercare gli eventuali dispersi ma anche di recuperare le persone travolte dalle macerie e gestire i campi di raccolta della popolazione.
Recentemente avete avuto modo di mettere in pratica quanto appreso nelle esercitazioni?
I volontari della Protezione Civile Misericordia di Montella sono stati chiamati in ben due occasioni note a tutta la Nazione: il terremoto de L’Aquila nel 2009 e quello dell’Emilia Romagna nel 2012. Il nostro intervento in Abruzzo ha visto volontari non solo della Protezione Civile montellese ma anche della Misericordia; arrivati lì abbiamo dato il nostro contributo nel Campo Nazionale Bazzano, presso il distaccamento a Camarda (frazione de L’Aquila), e affiancato i volontari della Misericordia aquilana.
Per quanto riguarda, invece, l’intervento in Emilia siamo intervenuti presso il Campo Nazionale San Felice. In quel caso abbiamo assunto un ruolo più importante: io sono stato nominato responsabile logistico della struttura campana, col compito di occuparmi della cura degli ospiti del campo e della suddivisione dei volontari a seconda dei compiti da svolgere.
Qui nella zona quali interventi avete svolto di recente?
Ultimamente siamo stati chiamati per ritrovare due dispersi, entrambi nel territorio di Nusco. Siamo stati chiamati anche durante la ricerca della diciottenne di Conza della Campania vittima di incidente d’auto durante la notte di Pasqua. La ragazza purtroppo, molti lo ricorderanno, era caduta con la propria autovettura nel fiume Ofanto e le ricerche sono durate diverse ore.
Ci sono altre esercitazioni nel vostro programma?
Proprio questo fine settimana saremo a Siano (SA) per fare un’esercitazione, insieme alle squadre della zona, in cui simuleremo una situazione post-terremoto, un incidente stradale e un attacco terroristico.
Le esercitazioni servono proprio a questo: noi volontari vogliamo essere pronti a qualunque situazione con l’unico scopo di aiutare chi, in caso di necessità, ha bisogno di tutto l’aiuto possibile.
Rita Mola