La Pro Loco di Sant’Angelo lancia l’appello contro la soppressione del Tribunale
Il Governo Monti, quello dei tecnici presuntuosi, decise di rivedere le Circoscrizioni Giudiziarie e così di chiudere tra i tanti Tribunali, cosiddetti minori, anche quello di Sant’Angelo dei Lombardi. Poi il governo Letta, che sembrava dovesse ridare spazio alla politica, come strumento per dare risposte ai bisogni della società, per una sorta di solidarietà tra i ministri, con una parte del CSM, da alcune lobbies e da una strana partigianeria in proposito del Presidente della Repubblica; con fare unico, antidemocratico, conferma tali soppressioni contro gli innumerevoli voti contrari di Assemblee Parlamentari e di Commissioni.
Si cancella una presenza storica sociale, culturale e di civiltà, in un territorio particolare come quello dell’Alta Irpinia, cerniera tra le aree della criminalità organizzata Napoletano-Casertana e quelle altrettanto pericolose della Capitanata-Puglia.
Ambiti giudiziari, quelli delle zone interne, possono sembrare piccoli, ma significativi ed importanti; in un territorio necessitevole, ancora di più della presenza strategica dello Stato, fin troppo assente in passato.
Uffici Giudiziari, quelli di Sant’Angelo dei Lombardi, sotto la guida di vari bravi Presidenti, di Autorevoli Magistrati, del Procuratore Capo dott. Guerriero, con una qualificata classe forense, hanno raggiunto livelli di efficienza strutturale ed organizzativa all’avanguardia, informatizzati, sono ospitati in una spaziosa sede, ritenuta dai più, molto funzionale.
Il Parlamento, ha più volte votato per un rinvio della soppressione dei Tribunali minori, ma nessuno se ne cura! Dove sono i partiti ed il Presidente della Repubblica che ribadiscono la centralità democratica del Parlamento?
Con la sempre più forte prepotenza delle lobby, di nuove e vecchie alleanze massoniche, si lasciano in piedi enti, istituzioni, con norme e cavilli ben nascosti, per sostenere privilegi e finanziamenti, mentre però l’organizzazione strutturale, sociale e solidale dello stato, con i suoi servizi territoriali, viene dismessa.
La soppressione del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, procurerà esigui risparmi economici, annullati ed immiseriti, dalla grande confusione, dal disordine sociale e giudiziario che si andrà a creare, ancora di più dai guasti storico-culturali, sociali, economici, organizzativi territoriali provocati, più aumento dei costi per i cittadini e la fine della giustizia di prossimità!
Gli interessi forti, pure nella mutevolezza del quadro politico, vincono sempre! Si fa veicolare il messaggio del risparmio, di lotta ai privilegi territoriali, ma le pensioni d’oro, i costi della politica, le transazioni finanziarie, le plusvalenze, i tanti piccoli e grandi privilegi. La tassa patrimoniale non si adotta. Però si distrugge lo stato sociale!
La Politica che, con la sua azione strategica, al di la dei costi, dovrebbe garantire l’equilibrio tra gli interessi forti ed i diritti di tutti, in particolare dei deboli, diventa così, in questo periodo,a differenza del passato, strumento di lacerazioni, di divisioni, di mortificazione.
Ospedali che si chiudono, prestazioni assistenziali ridotte al minimo, diritti morti ancor prima di nascere, enti locali privati di finanziamenti, scuole accorpate e lasciate in agonia, uffici postali aperti a giorni alterni, fabbriche decotte non controllate, altre non assistite nel processo di rilancio, strade, vie e ferrovie abbandonate. E poi da non dimenticare l’IVA sul metano da riscaldamento qui da noi, in paesi di montagna, dove fa freddo 8 mesi all’anno e dove se ne consuma tanto, si paga l’aliquota IVA più alta, mentre al nord ci sono numerose riduzioni ed agevolazioni in proposito.
E’ la triste storia della zone interne, destinate ad una morte lenta, a scomparire per far crescere poi brutti anonimi grossi centri urbani, le città metropolitane, dove tutto si perde, in primo luogo la dimensione umana, l’identità con il territorio, il senso di appartenenza; il senso di comunità scompare!
APPELLO ALLA COERENZA AI PARLAMENTARI di tutti gli schieramenti, i quali annunciano, a piè sospinto, alla stampa ed in occasioni pubbliche, di essere contrari ai tagli di Tribunali, di Ospedali, di servizi,ecc.ecc. ” E’ IL MOMENTO DI VOTARE CONTRO QUESTE SCELTE, nelle rispettive sedi parlamentari (commissioni ed aula) altrimenti sono solo chiacchiere, incazzatevi un poco, non solo per la diaria, per i vostri stipendi e privilegi! Parlamentari, Senatori e Deputati, rappresentanti di centri minori, dei territori disagiati, raccordatevi tra di voi, votate contro questi provvedimenti che porteranno sempre più alla desertificazione, dell’Irpinia e di tutta la dorsale appenninica.
VOTATE CONTRO, al di là di schieramenti, partiti e colori di appartenenza, a Decreti che distruggono il vostro territorio nella sua forma organizzata e sociale della popolazione.
I SINDACI,CONSIGLIERI REGIONALI, rappresentanti del territorio, oltre a solenni dichiarazioni alla stampa, facciano pervenire ai loro partiti di appartenenza la propria autosospensione, si dissocino da scelte e strategie di affossamento delle zone interne, non si facciano più prendere in giro, restituiscano la fascia tricolore ai Prefetti. Difendano, anche con scelte dolorose, la loro terra.
Le Comunità dei territori, vittime di queste mortificazioni, tradimenti e dei progetti di “morte”, vigilino e stiano attente a chi sarà capace, forze politiche e singoli rappresentati, di votare contro e poi di proporre soluzioni alternative “alla macelleria dello stato sociale”.