Rifiuti tossici in Irpinia – La lettera di Maraia al Direttore del Mattino

rifiuti-tossici-2-938x380Ariano Irpino -  Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanni Maraia, portavoce di Ariano in Movimento, indirizzata al Direttore del Mattino a proposito dei rifiuti tossici in Irpinia.

Al Direttore del Mattino.

Apprezzo l’articolata denuncia sui rifiuti tossici interrati in Irpinia , desidero appuntare l’attenzione  su quanto ,giustamente ,afferma Franco Vittoria del PD ,già Presidente della CM Vallo Lauro Baianese: “lo scotto di una bonifica inesistente ”

Si, è vero, questa e’ la provincia dove le istituzioni pubbliche nulla hanno fatto e nulla continuano a fare riguardo ai siti dichiarati inquinati

Non dobbiamo chiedere a Carmine Schiavone dove sono stati interrati i rifiuti tossici , sappiamo ,da tempo ,i luoghi inquinati , così come sappiamo, da tempo, che la mancata bonifica comporta il costante inquinamento delle matrici ambientali e della salute umana

In provincia di Avellino abbiamo combattuto, senza alcun risultato, contro le inadempienze e la latitanza delle Istituzioni pubbliche preposte a bonificare le aree inquinate.

Quali sono state le iniziative da noi intraprese e mai affrontate pre la bonifica dalle Istituzioni pubbliche :

a) nelle cave di Tufino  vi è’ l’amianto proveniente dall’Isochimica ,

b) la SMAE -Unicem di Ariano ha trattato e interrato rifiuti tossici proveniente da varie parti dell’Europa ,

c) la presenza di amianto all’interno dell’Isochimica,

d) l’interramento illecito di fusti sospetti nella vecchia discarica di Pustarza a Savignano , denunciato ai Carabinieri da un contadino ,

d)il  costante inquinamento delle acque presenti nella nuova discarica di Pustarza,

e)la  mancata bonifica della discarica di Difesa Grande, nonostante due sentenze , quella del Tribunale di Ariano e del Consiglio di Stato , che obbligano l’ASI DEV a impegnare più di 6 milioni di euro per l’ intera bonifica

Ci chiediamo : questo evidente e annoso disinteresse delle Istituzioni pubbliche a non imporre l’attuazione della bonifica a chi ha inquinato, non è una condotta che favorisce gli interessi economici degli inquinatori?