Caldoro: “Difendiamo Berlusconi o finirà come i lanci di monetine a Craxi”

caldoro-videoIl Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in una intervista a “Il Giornale” prova a tracciare una parallelismo tra la vicenda di Craxi e quella di Berlusconi. Nel ’92 Stefano Caldoro era parlamentare Psi, tra i più giovani e tra i pochi non inquisiti. Il crepuscolo della Prima Repubblica è ben stampato nella sua memoria. E quell’esperienza lo spinge a inviare un messaggio al Pdl: «Nessuno si illuda. Se non difendiamo Berlusconi veniamo spazzati via con lui. Esattamente come avvenne con Craxi».

“Dopo aver lavorato a lungo sul versante del riordino dei conti e aver fatto della Campania la prima regione italiana a varare un proprio piano di stabilizzazione finanziaria, dobbiamo concentrarci sulle opportunità di sviluppo e rilancio dell’economia e dell’occupazione”. E per questo il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, intervistato da Il Mattino, ribadisce la sua intenzione di correre per un secondo mandato da Governatore perché Le regioni del Meridione possono agganciare la ripresa, spiega, “ma serve una politica di coordinamento che rilanci nel suo complesso il sistema paese e mostri gli obiettivi strategici sui quali confrontarsi con l’Europa”.

Caldoro non nega lo scenario difficile in cui l’Italia si sta muovendo, ma spiega che gli sforzi si stanno comunque concentrando sul grande patrimonio costituito dalle piccole e medie imprese che non possono essere abbandonate e che, anzi, vanno sostenute con politiche di innovazione tecnologica e con nuove risorse.

Per il governatore, il principio da tutelare “è quello della parità di opportunità di sviluppo sul piano nazionale nelle politiche di rilancio del sistema Paese. E” aggiunge, “molto dipenderà anche dalle scelte del governo in tema di riordino della Pa”.