La Politica “litiga” sulla forma di gestione dell’ATS A4. Florio: “Con l’ASL servizi e livelli occupazionali sicuramente garantiti”

FlorioProsegue, senza esclusione di colpi, la “storia infinita” dell’ex Ambito Territoriale Sociale A4 per determinare la giusta forma associativa da realizzare per la gestione dei fondi destinati alle politiche sociali: un budget complessivo per il triennio in questione di oltre 12 milioni di Euro.

Per chi si fosse perso le puntate precedenti, di quest’epopea che va avanti ormai da molti mesi, è bene riassumere ricordando che, con deliberazione della Giunta Regionale n. 320 del 03 luglio 2012 la Regione Campania ha posto in essere la “modifica degli ambiti territoriali sociali e dei distretti sanitari” questa cosa, ovviamente, ha interessato anche l’ormai ex ATS A4 che, così come “ri-disegnato”, comprende ora, oltre ai quindici comuni originari (Altavilla Irpina, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di P. U., Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi, San Martino V. C., Torrioni e Tufo), quello della città di Avellino.

Ad oggi, dopo i vari colpi di scena “a suon di carta bollata”, la situazione è nuovamente incandescente ed in una fase di stallo totale: “Da una parte – secondo Saverio Russo, Sindaco di Roccabascerana e Presidente dell’Assemblea dei Soci del Consorzio A4 – c’è chi si arrovella il cervello per trovare la miglior soluzione possibile per utenti ed operatori, dall’altra c’è chi vuole azzerare il tutto per rispondere solo a logiche di partito”.

Qualche tempo fa, una delegazione, tecnica si era recata a Napoli per discutere, in Regione Campania, insieme all’Assessore Severino Nappi, della possibilità di una “sperimentazione della delega delle funzioni sociali all’ASL”: la cosa, che in un primo momento aveva catturato l’attenzione di tutti i sindaci coinvolti nel processo, attualmente pare non si più vista di buon occhio dalla parte politica facente capo al Partito Democratico. “Eppure – prosegue Russo – abbiamo avuto le più ampie rassicurazioni da parte dell’Ingegner Florio sul fatto che l’ASL garantirebbe sia i livelli occupazionali che i servizi attualmente in essere”.

Dal canto suo, il Direttore Generale dell’ASL di Avellino, Sergio Florio, non smentisce assolutamente la cosa: “Vorrei chiarire – queste le sue parole – che il mio obiettivo, qualora la cosa dovesse concretizzarsi, è quello di garantire lo stato attuale dei livelli occupazionali e dei servizi posti in essere. Non vorrei che qualcuno strumentalizzasse la vicenda per scopi che esulano dalle mie intenzioni reali. I servizi e tutti gli operatori coinvolti saranno garantiti”.

Dal canto loro, i sindaci del PD, supportati – a detta di Russo – “inspiegabilmente” dai Sindacati, e con in testa il Sindaco di Avellino, Paolo Foti, propendono per un’altra soluzione, quella di riorganizzare “inizialmente” il tutto in base ad una “convenzione ex articolo 30” e successivamente, forse, passare ad una forma consortile. “Anche in questo caso – continua Russo – è facile rintracciare la prima grande incongruenza: a che pro non entrare immediatamente all’interno di un consorzio già attivo e funzionante? Non dimentichiamo che il cambio gestionale, di fatto, azzererebbe tutto il sistema che dovrebbe essere “riorganizzato” da principio con enorme spreco di risorse e senza alcuna garanzia per i lavoratori”.

Sulla forma di gestione proposta da Avellino, ed in particolare sulle percentuali di influenza in sede di votazione, Russo precisa: “Non dimentichiamo, inoltre, che la stessa città di Avellino, alla quale oggi il PD propone un voto ponderato del 35%, in una sua proposta iniziale, si era attribuita la sede, la presidenza, la direzione ed una “percentuale di influenza” del 49,16% che di fatto avrebbe impedito a chiunque di decidere senza la sua presenza. Come è possibile, chiedo ai miei colleghi sindaci, cedere ad un ricatto simile e non propendere, così come da esperienza pregressa di altre realtà irpine, per la più dignitosa “una testa un voto”? Ancora – conclude Russo – ormai, il tempo stringe, settembre è vicino ed il termine ultimo per presentare la progettazione per il prossimo triennio è quasi arrivato. Chi progetterà per noi? Avellino?! Chi garantirà le esigenze specifiche dei nostri territori”?

Insomma, una vicenda ancora tutta da definire e con in ballo, probabilmente, forse molto di più di quel che appare a prima vista.