L’ex senatore Enzo De Luca, nell’intervista pubblicata oggi dal Corriere Irpinia, ha fatto trasparire che se oggi il Pd in Irpinia vanta un nuovo gruppo dirigente, parte del merito è sicuramente suo. Ha rivendicato, in sostanza, la propria caparbietà nell’aver portato avanti una linea politica che lo ha visto anche penalizzato, in quanto non rieletto al Senato, ma che è ha valsa ad eleggere due giovani parlamentari, Paris e Famigietti, a riconquistare la guida del comune di Avellino con Paolo Foti, e infine l’elezione di Lello De Stefano all’Alto Calore.

Il già senatore tratteggia questi dati positivi – conquistati sul campo – per dire che anche non svolgendo più il ruolo di parlamentare, la vita del Pd irpino è indissolubilmente legata alla propria capacità di mediazione, nonchè generosità nel prediligere la causa del Pd rispetto alle vicende personali.

Una analisi realistica che corrisponde alla cronaca politica degli ultimi mesi. Quello che però auspica De Luca in questa fase, è che il nuovo gruppo dirigente del Pd assuma un atteggiamento più responsabile per non disperdere il lavoro fatto, cercando di superare le logiche interne della contrapposizione.

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