Festa avverte Foti: “Bisogna rispettare il ruolo dei consiglieri. Non scalderemo le poltrone per 5 anni”

festatrisAvellino – “Se il Sindaco si è indisposto  che si disponga meglio. Noi continueremo a svolgere il ruolo che il popolo ci ha assegnato. Non subiremo le decisioni della giunta vogliamo far sì che si affermi un principio: quello che il consigliere comunale non può essere chiamato solo ad alzare la mano per ratificare scelte consumate dal sindaco e dalla giunta anzi, il consigliere comunale è il motore dell’amministrazione che detta la linea, da gli indirizzi che la giunta e il sindaco devono seguire. Probabilmente, per chi è alle prime esperienze amministrative, questo concetto  non è ancora chiaro. Io invece, che ho molto chiara in mente la situazione, rivolgo questi inviti e faccio levare alta la voce del consiglio e del consigliere comunale perché il popolo ci ha votato per governare e quindi non vogliamo abdicare rispetto a questo ruolo assegnatoci ”. Questa la replica del consigliere Gianluca Festa alle dichiarazioni rilasciate ieri mattina dal primo cittadino, Paolo Foti, in merito alle proposte avanzate dal consigliere in questi giorni.

Io sono entusiasta del posto che mi è stato dato all’interno del consiglio comunale – chiarisce Festa - Non ho nessun rancore per il risultato elettorale conseguito e i 4mila voti ricevuti ne sono la prova. Se Foti è dov’è deve ringraziare il PD e i consiglieri del PD che se lo sono caricato sulle spalle e portato al ballottaggio. In questo momento ha un debito morale verso il PD e si trova in difficoltà con i suoi consiglieri dopo aver scelto ben 7 assessori esterni. Non è possibile che nel PD non ci siano consiglieri competenti in grado di svolgere il ruolo di assessore”.

Se parliamo di moralizzazione della politica – continua – ci sono tre domande a cui ancora non sono riuscito ad ottenere risposta. In primis, visto che parliamo diverso modo di fare politica in qualche modo si pensa che le nomine effettuate al  consiglio comunale, al teatro e all’Acs siano nomine tecniche indipendenti dai partiti? E se invece fossero dipendenti dal PD fanno riferimento ad un’unica associazione e in questo caso, Foti fa parte di questa associazione? Se fosse cosi  ci sarebbe da riflettere su questo aspetto. Io non ho risposta e mi aspetto che la gente si faccia un’idea e un’opinione su questa vicenda. Chiaramente vi dico se Gianluca Festa avesse ricoperto il ruolo del presidente della Provincia e in qualche modo avesse nominato il suo gruppo in giunta e un suo uomo presso enti di servizio non passerebbe per un moralizzatore ma per un gran paragnosta. Inoltre se è vero che ha sottoscritto un documento con almeno 3 candidati del pd al consiglio comunale per promettergli un posto in giunta perché se fosse così sarebbe il peggior modo di fare della vecchia politica e se ha mai promesso o assunto con Sergio Trezza un impegno morale per nominarlo in giunta perché se fosse così in qualche modo ha sempre detto di non aver mai assunto impegni con altre forze politiche”.

E ancora: “Se si fa la battaglia a chi è più moralizzatore noi siamo i primi avendo rinunciato personalmente alla nomina di Presidente del consiglio comunale e dell’assessorato da parte di Ugo Maggio. Quello che vogliamo fare è amministrare: vogliamo controllare le nomine che saranno fatte; verificare se ci sono parentele affinità conflitti d’interessi e vogliamo verificare le pratiche che arriveranno in consiglio comunale come ad esempio quelle urbanistiche, penso alla N01, verificare le ditte che partecipano alle gare di appalto e dove ci fosse qualche discrasia, anomalia, proprio perché si parla di moralizzazione e noi siamo d’accordo con Foti tranquillamente c’è la Procura qui vicino che  potrà analizzare qualche documento. Dal nostro canto invitiamo il sindaco Foti a socializzare maggiormente le scelte altrimenti chi decide da solo è condannato a rimanere solo e questa cosa può accadere anche in consiglio comunale”.

Sulla questione verde pubblico sollevata ieri da Foti, Festa precisa la sua posizione: “Non confondiamo Co.co.co. con il tempo determinato. Non ritengo opportuno l’utilizzo di 15 operatori in mobilità da integrare all’interno del Comune perché causerebbe la messa in mobilità di altri operai delle ditte private locali che si occupano del verde pubblico. Non vorrei che si venisse a ricreare un altro caso LSU. Abbiamo già 40 operai in mobilità – sottolinea-  non voglio contribuire alla creazione di altri 15, anzi a settembre presenterò un ordine del giorno relativo alla questione dei precari percorso già avviato dalla vecchia amministrazione”.

Non manca, infine, il riferimento alla questione Pd e alle critiche mosse da Foti sull’entrata a gamba tesa del consigliere Festa, all’interno del partito, dettando tempi e regole: “Mi piace ricordare la parabola della trave e della pagliuzza nell’occhio. Il sindaco parla di Gianluca Festa che esprime un giudizio sul PD quando lui non è tesserato PD. Cominciasse ad iscriversi anche lui così diventeremo colleghi. Noi aderiremo al PD non come persone singole ma in una precisa area politica. Siamo riformisti-ecologisti e abbiamo voglia di vedere un PD che torni ad essere leader in Provincia. Un PD che dica agli amministratori quel’è la sua idea sui rifiuti, sulla depurazione, ad esempio se è d’accordo all’unificazione della Cgs con l’Acs perché due società come stanno messe oggi che stanno per fallire potrebbero vedere svolto il servizio in maniera unitaria. Un PD che dica agli amministratori cosa pensa sulla protezione civile, che dica di impegnare il 50% dei propri fondi comunali per le politiche sociali e che pensi alla ristrutturazione e alla messa in sicurezza delle scuole. Questo è il PD che vogliamo  – conclude – Un PD che renda più protagonisti gli amministratori meno i dirigenti autoreferenziali che fanno la corsa per un posto nel Cda o alla presidenza ente. Un PD che ritorni a dar voce ai territori e che valorizzi finalmente le tante energie locali”.