Sps Bisaccia, Gallicchio: “Il manager dell’Asl non risponde”

F1 Gallicchio PasqualePasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico e consigliere comunale di Bisaccia interviene con durezza nei confronti del direttore generale dell’Asl di Avellino, Sergio Florio. «Fino a questo momento – afferma Gallicchio – Florio non ha risposto alla mia lettera spedita diverse settimane fa con la quale ponevo una serie di questioni importanti per il futuro della sanità in questo pezzo della provincia di Avellino. Non mi arrendo, anche perché nel frattempo continuo a raccogliere notizie sullo stato dell’attuale SPS (Struttura Polifunzionale Sanitaria) e posso dire che il quadro non è confortante, aggravato anche dal fatto che nuovo personale bisaccese è stato trasferito presso altre strutture amministrative e sanitarie della Asl di Avellino. E’ evidente che il mio tentativo di instaurare un confronto cortese, sereno e rispettoso con Florio ha ricevuto come risposta l’indifferenza e la presunzione di applicare senza ripensamenti decisioni già contemplate nell’atto aziendale. Oltre a tutto ciò aspettiamo anche una risposta sulla data ufficiale dell’apertura del PSAUT. Dico a Florio che i rilievi critici non possono essere evitati anche perché altre faccende stanno emergendo tanto da sollevare dubbi sulla effettiva volontà di dare alla struttura di Bisaccia la dignità e l’operatività di una efficace ed efficiente assistenza sanitaria». L’esponente del Pd continua nel suo elenco di osservazioni al direttore generale dell’Asl di Avellino e dedica un passaggio anche ai sindaci. «Tento di dare voce ai pensieri e alle speranze che regnano nei nostri animi – dichiara Gallicchio – per questo continuo in questa lotta a volte troppo solitaria, anche se ho notato in questi ultimi giorni un risveglio e un sussulto, spero non ad intermittenza, dei sindaci dell’Alta Irpinia. Dopo un lungo periodo di silenzi che hanno coperto molti degli allarmi che ho lanciato in questi mesi non solo sulla sanità, con la sola compagnia dei sindacati e di diverse associazioni, si è compreso il profondo dramma in cui versa l’Irpinia. Tornando alla SPS di Bisaccia, proprio per non farla trasformare in una ennesima promessa mantenuta a metà, vorrei che il manager chiarisse alcuni aspetti che hanno bisogno di essere spiegati ai cittadini. La prima è perché la Guardia Medica continua a rimanere nella SPS invece di trasferirla nel centro storico di Bisaccia. Non è che alla base di questa decisione c’è un discorso di convenienza in quanto con l’apertura della RSA o dell’Hospice, la Guardia Medica dovrebbe coprire i turni in uno di questi servizi? Vince ancora la logica del risparmio. Inoltre, mi giungono notizie che non tutto il personale del 118 a diversi mesi dall’apertura a Bisaccia sia dotato delle divise previste dal protocollo. Spero non sia vero, e se così fosse, e si sarebbero problemi di cassa per comprarle, Florio ce lo faccia sapere perché organizzo una sottoscrizione tra i cittadini di Bisaccia. Un dubbio: per quanto riguarda l’elisuperficie è operativa oppure ci sono impedimenti per il suo utilizzo? Per quanto concerne il personale e la strumentazione diagnostica per il PSAUT a che punto stiamo? Inoltre mi auguro, tanto per gli arredi che per gli impianti del vecchio ospedale, ad esempio quello dell’ossigeno, tutto venga ottimizzato a favore della SPS e del PSAUT». Gallicchio conclude affermando: «A chi come Florio ha spesso annunciato che a Bisaccia ci sarebbero state più luci di prima e che doveva essere il faro di una nuova sanità in Alta Irpinia, concetto spesso ripetuto da personaggi del governo di centrodestra regionale, rispondo che per adesso le lampade sembrano tutte fulminate».