Congresso Pd: tutto ruota intorno alle prossime regionali
Il Partito Democratico è incamminato lungo la strada che conduce al congresso. In provincia di Avellino le risse tra le diverse componenti democratiche non sono mai mancate. La dialettica sulle questioni politiche – molte volte – ha finito per prendere il sopravvento, scadendo anche in diatribe di carattere personale. Forse proprio questa caratteristica, tipica del Pd irpino, ha consentito di generare quella sana competizione interna che ha portato alla vittoria di Paolo Foti alle scorse amministrative al comune di Avellino.
La fase congressuale in atto si carica di una particolare enfasi emotiva da parte dei rappresentanti delle diverse posizioni interne al Pd irpino. Tutto ruota intorno alle prossime elezioni regionali. L’ambizione di una candidatura tiene in fermento oltre il triplo del numero dei candidati necessari nel collegio irpino: Lello De Stefano, Francesco Todisco, Caterina Lengua, Franco Vittoria, Roberta Santaniello, Francesco de Giovanni, Livio Petitto, Carmine De Blasio, Rosanna Repole e infine Carmine De Angelis.
Questi alcuni dei nomi più in vista, mentre nelle retrovie democratiche irpine ci sono tanti che coltivano l’ambizione nel proprio intimo, come nel caso del primo cittadino di Solofra, Michele Vignola, e del collega di San Martino Valle Vaudina, Pasquale Ricci.
La competizione politica si incentra anche sullo schema dell’aspettativa. Questo lo sa bene l’ex senatore Enzo De Luca, a cui spetterà il compito non poco impegnativo di tenere a briglia le diverse posizioni con l’obiettivo di salvaguardare la tenuta dell’intero partito. Sarà fondamentale capire con quale logica i vari gruppi si muoveranno durante queste settimane di tesseramento. Si procederà con i pacchetti di tessere? Sarà un tesseramento vero? I territori che peso avranno rispetto alla città capoluogo? I parlamentari che faranno?
Domande certamente banali, ma dalle cui risposte si potrà comprendere il futuro dei democratici in Irpinia. E il congresso provinciale, dunque, sarà solo il primo round di un percorso lungo e tortuoso che porterà all’organizzazione del nuovo gruppo dirigente del Pd irpino.