Avellino – Un’intera area sottosequestro e 24 persone indagate per disastro ambientale. Questo il risultato ottenuto oggi dopo 30 anni di silenzio.

330 erano gli operai che hanno lavorato all’interno di quell’azienda maledetta togliendo, senza nessuna protezione, l’amianto dalle carrozze ferroviarie da arredi e pannelli. Ben 10 gli operai morti per patologie correlate per esposizione dell’amianto, tanti altri sono malati gravemente e il numero, secondo i medici, è destinato a salire e a raggiungere il picco massimo tra il 2015 e il 2020.

In cinque anni di lavoro all’Isochimica, come spiega il reportage condotto dai giornalisti del Tg3, sono state scoibentate ben 3000 carrozze e oltre 20 mila quintali sono stati abbandonati nel piazzale e dietro il capannone dell’azienda. Attualmente giacciono all’interno dell’Isochimica ben 500 cubi di amianto che si stanno sgretolando.

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