PD – Area Irpina per Puppato: “La Lengua rimanga alla guida del partito”

PDAvellino – L’area irpina per Puppato proprio non ci sta alla proposta di dimissioni della segretaria Pd, Caterina Lengua, avanzate ieri dal circolo Foa ed in una nota spiega: “È senza dubbio surreale leggere le dichiarazioni del Sig. Fierro relative alle violazioni del Codice Etico del Partito poiché provengono da colui che è stato l’artefice della massima violazione dello Statuto e si è speso fino all’esasperazione per esautorare dalla Commissione Provinciale di Garanzia, per motivi che nulla c’entravano con le lotte interne al PD, il presidente eletto regolarmente dall’Assemblea dei 100, Carmine Russo. In determinate circostanze, poiché egli si è reso fautore di un atto vergognoso perpetrato ai danni di una persona seria ed al di sopra delle parti (nonché ultimo segretario dei DS), a prescindere dai legittimi interessi politici e di parte, dovrebbe prevalere un minimo di buonsenso per cui il Sig. Fierro ed il suo “fido” Todisco farebbero bene a tacere. da quale pulpito viene la predica! Siamo stanchi di assistere al penoso teatrino di chi con la stessa tecnica da “giocatori delle tre carte” recita a memoria il copione da finto moralista, salvo poi fare marcia in dietro appena gli si presenta l’occasione proficua. È una storia vecchia, e tutti sanno che anche dietro agli strali dell’ultima ora, si celano nuovi obiettivi, è semplicemente una tattica di posizionamento, tutto qua”.

“Come “Area Puppato” – continuano - abbiamo ripetutamente espresso critiche alla Segretaria Caterina Lengua per alcune sue decisioni, ma oggi dobbiamo prendere atto dei risultati positivi raggiunti con la sua segreteria. Le ultime elezioni amministrative hanno sancito un dato incontrovertibile: il PD ha vinto le elezioni mentre Fierro e Todisco, nella città di Avellino, hanno dimostrato di contare quanto il due di briscola.

Fare quattro anni di opposizione interna contro il Sindaco Galasso e poi non tentare nemmeno di proporre un’alternativa significa essere ininfluenti; neppure la forza di candidarsi forse perché sanno di non avere più consensi. L’atteggiamento di Todisco è stato e continua ad essere patetico, per non dire altro.

Seppur giunta con ritardo, condividiamo la decisione della segretaria provinciale, di ritirargli l’incarico di vice-segretario, poiché è palese che in questo ruolo egli non ha saputo contraddistinguersi in nulla: l’unico atto fragoroso e degno di nota è stato quello di non ritirare la scheda elettorale. Un vicesegretario provinciale che non vota il candidato sindaco del suo partito. di cosa vogliamo parlare? siamo di fronte ad un comportamento schizofrenico, che ha come solo obiettivo lo sfascio del partito”.

 

“È evidente dunque  - concludono - che ci troviamo di fronte a due personaggi in cerca d’autore, per cui pensiamo sia meglio occuparsi di cose più serie, soprattutto in questo particolare momento politico che vede il partito impegnato su questioni delicatissime, che avranno ricadute importanti sulla vita reale delle persone. Invitiamo dunque Caterina Lengua ad andare avanti con la sua azione di guida del partito   in attesa del Congresso, che sarà un momento di svolta e di rottura con un passato fatto di contrapposizioni strumentali. Chiedere le dimissioni della Segretaria a pochi mesi dal Congresso è soltanto un patetico tentativo di farsi notare: il paese vive una situazione di estrema difficoltà e le questioni su cui discutere sono altre, dunque a chi ritiene che la politica ed i partiti siano una sorta di “ufficio di collocamento” consigliamo vivamente di farsi da parte e di occupare il proprio tempo in differenti attività.

Noi restiamo disponibili al confronto e alla partecipazione, soprattutto in questa delicatissima fase del PD”.