Psaut, Gallicchio: «Non è tollerabile un tale slittamento ma non attenderò passivamente»

Gallicchio Pasquale con Moduli raccolta per il SannioPasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico e consigliere comunale di Bisaccia manifesta tutto il suo disappunto per i ritardi accumulati per l’apertura del PSAUT presso la SPS (Struttura Polifunzionale Sanitaria) di Bisaccia e attacca a testa bassa il direttore generale dell’Asl, Sergio Florio rivelando una novità non certo positiva per Bisaccia e l’Alta Irpinia.

«Florio faccia chiarezza su questa vicenda e ci dica come stanno le cose. Purtroppo, interpretando lo sdegno che si è diffuso tanto a Bisaccia che nel resto dell’Irpinia rispetto al taglio dei servizi non solo sanitari e allo svanire delle promesse come neve al sole, posso affermare con certezza che si rischia un ritorno alla forte, democratica e civile protesta che ha segnato in più episodi la storia di questa terra. Noto che per l’apertura del PSAUT a Bisaccia si ripercorrono comportamenti penalizzanti denunciati da sempre. E’ evidente che qualcosa non è andata nel verso giusto. Spero di essere smentito ma a parlare è un atto ufficiale dell’Asl: la delibera 1125 del 24 luglio 2013 con oggetto la graduatoria medici emergenza territoriale Ambito Est. Per essere precisi quella che interessa il PSAUT di Bisaccia. In questa delibera si legge una verità amara che fa crollare tutte le promesse e le aspettative. Infatti, nella premessa del documento si legge: “E’ prevista per il 1 settembre l’inizio dell’attività istituzionale del P-SAUT di Bisaccia, per il cui funzionamento necessitano sette medici”. Così – sottolinea Gallicchio – siamo passati per l’apertura dell’importante servizio dalla promessa del mese di giugno, poi a luglio e oggi si scopre che passerà anche agosto. Ancora un ritardo irritante rispetto alle promesse di rilancio della struttura di Bisaccia. Ma non attenderò passivamente».

Gallicchio mette in evidenza anche la mancata risposta della direzione generale alla sua ultima lettera.

«Il mio vuole essere un esercizio continuo di responsabilità verso la comunità bisaccese e dell’intera Irpinia. Il primo coraggio è quello della verità e della coerenza. Per essere tale non ho problemi, come del resto ho già affermato in altre occasioni, ad essere scomodo specie quando si tenta di sottrarre diritti a questa nostra terra. L’ho dimostrato anche con le richieste avanzate nell’ultima lettera spedita al direttore generale. Ad oggi non ho ancora ricevuto repliche ma spero che al più presto Sergio Florio mi  risponda ai punti sollevati nella missiva, soprattutto sulla data d’inizio delle prestazioni, sull’organizzazione e sulla dotazione strumentale del PSAUT di Bisaccia. Credo, che a questo punto rispetto allo scenario che si è determinato tanto per la SPS di Bisaccia che per tutto quanto sta accadendo presso l’ospedale di Ariano Irpino e di riflesso nei confronti di quello di Sant’Angelo dei Lombardi, sia opportuno che la Conferenza dei sindaci convochi il manager».