L’Irpinia riesce a catturare l’attenzione del mondo con il sangue. E’ accaduto con il terremoto del 23 novembre del 1980, e ancora il 28 luglio del 2013 con la strage di Monteforte Irpino, l’incidente  dell’autobus. Due eventi diversi, ma con un’analoga storia di vite umane spezzate. Quella tragica fine, inaspettata, che lascia tutti senza fiato.

Una domenica sera di fine luglio interrotta da uno schianto tremendo che in pochi secondi è riuscita a fare il breaking news delle maggiori testate del pianetta. Trentanove morti. Un incidente stradale la cui dinamica e le responsabilità restano tutte da accertare. Intanto è scattato il cordoglio, la commozione, l’intervento dei massimi vertici istituzionali del Paese, il sentimento di fratellanza.

La tragedia di Monteforte Irpino difficilmente morirà. Resterà viva per un lungo periodo grazie alle immagini raccolte e alle testimonianze dei soccorritori. Mai più.   

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