Avellino – La signora Giovannina Vitale compie 100 anni. Un evento importante, carico di storia e  di esperienza di vita che l’ha portata ad “assaporare” la prima e poi a conoscere meglio la seconda guerra mondiale. Successivamente la crisi economica, con la forte emigrazione di un popolo, il nostro, quello italiano, che con valigie di cartone è dovuto per fame espatriare e sfamare la nostra nazione. Grazie anche  al loro lavoro e alle loro rimesse, gli emigranti hanno contribuito alla ricostruzione di un Paese oramai distrutto. Ma il popolo italiano era custode di grandi valori. E questi valori sono stati incarnati da una classe politica che ha messo il bene dell’Italia prima di quello personale e così si è riusciti a realizzare il miracolo italiano.

Poi, come ciclicamente avviene anche  in natura, dall’apice si è passati al pedice. Quel popolo di santi, poeti e navigatori di cui tanto il mondo ci ha invidiato si è , per dirla alla Rousseau, “incattivito”.  Si è passati così agli anni del terrore e alla costruzione di una società che ha prodotto una classe politica che ha pensato soprattutto al proprio tornaconto personale piuttosto che a quello generale. E oggi, come conseguenza, le generazioni attuali vivono, come ha affermato Papa Francesco, “senza lavoro, senza dignità”.

Così, molti ricominciano a pensare ad emigrare in quanto la propria terra non li ha tutelati. E nel sud del mondo, nel nostro sud dell’Italia tutto è maledettamente amplificato.

Ma come ci insegnano le tante signore Vitale, tutto passa. Siamo del resto come un fiume che scorre.

Ci piace pensare, così, che quando questa mattina in Comune la signora Giovannina Vitale sarà festeggiata insieme alla sua famiglia dal sindaco Foti, questo nel donargli una targa ricordo a nome dell’Amministrazione Comunale, possa ricordare dapprima a sé e poi a tutti noi che un nuovo miracolo italiano sarà possibile.

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