Approvazione bilancio Acs – I sindacati: “Basta tirarsi indietro. È necessario che vinca la buona politica”

consiglio acs sindacatiAvellino – “Basta gettare fango su chi lavora per i diritti dei cittadini. Vogliamo fare chiarezza su un percorso serio e preciso che è stato additato ingiustamente da sedicenti esponenti dell’Acs che, anziché dare risposte relative alle domande specifiche da noi poste, preferiscono seguire altre strade”.

Questo, il pensiero unanime degli esponenti sindacali di categoria della Cgil, Cisl e Uil che questo pomeriggio si sono incontrati presso il centro sociale Samantha Della Porta.

antonio olivieri femca cislUna conferenza volta alla chiarezza e alla volontà di far prevalere solo ed esclusivamente la verità dei fatti”- spiega Antonio Olivieri di Femca Cisl- “ Il presidente in carica codificava la società come un carrozzone politico e che la sua mission era appunto prettamente politica. Una volta che il presidente si è insediato la mission dell’Acs è cambiata ed è sintetizzabile in 3 punti: risanamento economico finanziario; riorganizzazione dei servizi ed un’attività di trasparenza degli atti dotandosi di codice etico; ed infine l’affidamento del servizio idrico integrato per una più tranquilla gestione del servizio. Di questa mission nessun punto è stato soddisfatto. La condizione economica dell’Acs è peggiorata con 85 milioni di euro di debiti;  la riorganizzazione del servizio a matrice ha provocato malcontento e mancato efficienza nei confronti dei cittadini; in merito alla trasparenza siamo dovuti ricorrere alle autorità di governo per ottenere qualche dato, inoltre l’affidamento del servizio idrico non è stato possibile farlo. Pertanto la mission è fallita. Fino ad oggi il risultato prodotto è sotto gli occhi di tutti e non perché non c’è stato il dialogo con sindacato – precisa con fermezza Olivieri – Invece di discutere di problemi reali, si preferiva discutere di altro e di screditare il sindacato. Noi rimandiamo al mittente queste illazioni perché noi siamo persone autonome che fanno interessi, per delega, dei nostri lavoratori. E per aver esercitato questo diritto contrattuale si è arrivati a dire in conferenza stampa che il che sindacato ha fatto pressioni nei confronti vice presidente. Beh! Se così è stato deve rivolgersi all’autorità giudiziaria e citare fatti e circostanze altrimenti lo facciamo noi.

E a chi accusa i sindacati di non essere stati presenti nel momento delle assunzioni rispondono: “Tu caro presidente, commissario dell’Ato, perché non hai svolto il tuo ruolo di procedere all’assegnazione del servizio idrico integrato o di fare una gara pubblica? Non hai fatto né l’uno né l’altro

E ancora: “Si è sempre immaginato che questa azienda appartenesse ai sindaci e ai partiti politici ma non è cosi. Vogliamo capire come vengono gestite risorse dei cittadini di questo paese. Vogliamo fare chiarezza fino in fondo –conclude Oliveri – non ci fermiamo e ci auguriamo che domani venga approvato il bilancio, anche se presenta storpiature, altrimenti l’azienda subirà danno immagine e rapporti con creditori perché un’azienda che non approva bilancio è debole e si affaccia al baratro. Bisogna fare una buona e corretta amministrazione, cosa che non è stata fatta”.

franco fiordelisi cgilLa cosa che ci fa inorridire è l’atteggiamento di alcuni elementi all’interno del Cda che continuano ad utilizzare la macchina del fango sparando nel mucchio. – esclama il segretario di Filctem Cgil, Franco Fiordelisi – Questi pseudo manager che vogliono distruggere il CCNL e applicarlo quando vogliono senza concordare con nessuno, si sbagliano di grosso. Abbiamo fatto denuncia all’ispettorato del lavoro che ci da ragione. Noi da tempo chiediamo chiarezza. Domani si dovrà decidere di costituire un Cda e, qualunque colore esso sia, dovrà portare avanti con coerenza una società ormai nel baratro. Ci devono essere azioni precise e puntuali. Basta sparare nel mucchio. Ci auguriamo che venga approvato il bilancio altrimenti anche il Prefetto dovrà rendersi conto di essere stato connivente con uno sfascio. ciro taccone uiltecL’importante – conclude – è fare ciò che va fatto nei modi e nei tempi precisi. Tenere ben divisa la gestione e la programmazione nel rispetto dei ruoli. Chi vuole continuare a perseverare, troverà oppositori”.

Il sindacato ha svolto ciò che gli competeva – puntualizza Ciro Taccone di UilTec – Ciò che si sta svolgendo oggi è la premessa alla non decisione. Ciò ci preoccupa. Questa azienda sta in un affanno economico spaventoso. L’obiettivo del sindacato è quello della costituzione di un Cda che si prefigga delle mission coerenti. Speriamo che domani i sindaci si presentino e si assumano le loro responsabilità. Tutto serve tranne che un blocco di governance. Ciò di cui l’Acs ha bisogno – propone in conclusione Taccone – è un amministratore unico in grado di decidere e di rendere l’ente efficiente. Forse solo così qualcosa può cambiare davvero”.