Irisbus, soluzione vicina pronto il piano di rilancio

IrisbusUn piano di rilancio che consenta agli operai di rientrare in fabbrica. E’ quello che stanno studiando i sindacati e il ministero dello Sviluppo, guidato da Flavio Zanonato, per lo stabilimento Irisbus di Flumeri, in provincia di Avellino. Al momento bocche cucite sulla ufficialità del progetto. Diverse, però, sono le indiscrezioni che trapelano e che vanno volgere verso il bei tempo la vertenza della oramai ex fabbrica Fiat che produceva autobus. Entro pochi giorni, infatti, i sindacati e le istituzioni irpine saranno convocate a Roma per discutere del progetto. La strategia L’azione si articola su due interventi. Il primo: la ricerca di un investitore che possa acquistare lo stabilimento e ridare lavoro agli operai rimasti. Scartate alcune ipotesi che privilegiavano la pista italiana, è sempre più chiaro che il nuovo “proprietario” della Irisbus sarà un gruppo straniero. “Un grande gruppo – spiegano fonti al Denaro – in grado di sostenere gli investimenti destinati all’ammodernamento” Tra le aziende interessate, molta attenzione è posta dalla Ciña. Già in passato, infatti, alcuni gruppi dell’Estremo Oriente aveva presentato manifestazioni di interesse. Un altro elemento è certo: ci dovrebbe essere il coinvolgimento del gruppo Finmeccanica. Piano per la rottamazione II secondo elemento è il piano nazionale dei trasporti pubblici. Con lo sblocco delle risorse da parte dell’Unione Eu- ropea, infatti, l’Esecutivo sta pensando da un piano che consenta la rottamazione degli oltre 18 mila autobus che in Italia sono ancora inquinanti. Ecco, quindi, tutti gli elementi per la nuova Irisbus: un nuovo gruppo che investe e maxi appalti già pronti per sostenere lo sviluppo dell’azienda. Secondo fonti sindacali baste rebbe un programma pluriennale da 500 milioni di euro l’anno per favorire la rottamazione e quindi garantire le giuste commesse per permettere all’azienda di svilupparsi e mantere i 300 occupati.

Fonte Il Denaro