Campania:intesa Prot.civile, geologi e ingegneri per presidio territorio

rischio_idrogeologico_44241Prima regione in Italia, la Protezione civile della Campania ha siglato oggi un protocollo d’intesa con gli Ordini regionali dei Geologi e degli Ingegneri per formare volontari che fungano da vere e proprie ‘sentinelle’ sul territorio per quanto riguarda il rischio idrogeologico. Obiettivo dell’intesa predisporre un servizio di controllo capillare in tutte le 8 zone di allertamento in cui e’ suddivisa la regione utilizzando per la specifica formazione 14 milioni di fondi POR FESR 2007-2013 -(obiettivo operativo 1.6 ‘Prevenzione dei rischi naturali ed antropici’ – obiettivo specifico 1.b Asse 1) in coerenza con gli intenti programmatici della priorita’ Ambientale del QSN 2007-2013. L’intesa e’ stata siglata e presentata oggi in sala giunta dall’assessore al ramo Edoardo Cosenza e dai presidenti dei due Ordini regionali, Francesco Peduto (geologi) e Francesco Cardone (Ingegneri) alla presenza del presidente nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano. ”Si tratta di un modello innovativo di protezione civile – spiega Cosenza – dove la nostra scuola regionale provvedera’ alla formazione mirata di un gruppo di volontari scelti dai rispettivi ordini che al termine del percorso formativo saranno in grado di gestire le fasi di preallarme osservando fenomeni idrogeologici e facendo da ponte con i sindaci cosi’ da permettere loro di assumere decisioni a tutela della popolazione”. Questo nuovo modello di volontariato, come lo definisce Cosenza, nasce da un’esperienza mai dimenticata in Campania, l’alluvione di Sarno del 5 maggio 1998 che causo’ 160 morti in 5 comuni. Dal punto di vista operativo l’intesa prevede che si proceda ad organizzare i volontari secondo le priorita’ delle zone di allertamento che in Campania sono 8. ”Partiremo da quella piu’ a rischio – aggiunge l’assessore – la zona 3, quella che riguarda l’area vesuviana, la costiera sorrentina e quella amalfitana, una delle piu’ pericolose di Europa”. I 14 milioni di euro del POR serviranno a coprire la formazione ad hoc per volontari che opereranno in tutti e 8 le zone. Una volta che geologi e ingegneri avranno fatto le selezioni i corsi partiuranno entro il prossimo settembre. ”Non ci saranno solo lezioni teoriche – assicura Cosenza – ma moltissime esercitaizoni sul campo”. Il primo presidio territoriale dobvrebbe essere operativo entro il primo trimestre del 2014.

Cardone (Ingegneri) sottolinea la grande sensibilita’ politica che consentira’ di realizzare ”presidi territoriali formati da professionisti che presteranno la loro opera senza compenso”.

”Finalmente – e’ il commento di Peduto (Geologi) – la protezione civile potra’ efficacemente operare per una effettiva prevenzione”.