Mozione Irisbus – Sel/Pd/Udc/Pdl: “Uniti si vince”

maglia irisbusAvellino – L’unione fa la forza. E oggi al Samantha della Porta la politica  irpina rappresentata dai vertici di Sel, Pd, Udc e Pdl hanno fatto fronte comune a favore della Irisbus. Assieme a loro, le rappresentanze sindacali e, non sono mancate, le voci dei lavoratori che hanno portato la loro personale testimonianza. La mozione presentata al Parlamento italiano ha fatto si che la questione da locale sia divenuta nazionale. E così dietro a quel numero, 1/00119, si è riaccesa la speranza di tante famiglie.

Tutti attorno a un tavolo a discutere ed ascoltare, dunque. Inizia la politica rappresentata dagli onorevoli: Giancarlo Giordano (Sel), Valentina Paris (PD), Giuseppe De Mita (Udc) e Cosimo Sibilia (Pdl), cofirmatari della mozione  assieme ad altri 46 parlamentari.

Apre i lavori l’on. Giordano (Sel).”Quest’unione politica – afferma – è la testimonianza che è possibile  far coesistere diversi punti di vista sibilia giordanoe lottare insieme per arrivare alla stessa meta:  la salvaguardia della nostra città. Poco importa il credo politico. Vi è la necessità di aprire un tavolo di concertazione in grado di dare l’opportunità a lavoratori, sindacati e tutte le parti coinvolte di proporre soluzioni atte a risollevare le sorti di questa provincia. C’è bisogno di un piano di investimento serio. Entro fine luglio – conclude -  ci sarà la discussione della mozione in Camera“.

Pensiero pienamente condiviso dall’on. Sibilia che aggiunge: “Questo progetto deve continuare. Siamo tutti mobilitati per il successo dell’intento. Dalla mia parte farò si che in Parlamento non manchi l’appoggio a questa mozione “.

E ancora. “Riusciamo a vincere solo se non ci poniamo in termini rivendicativi ed auto-marginalizzanti“. Questo il pensiero dell’on. De Mita che continua : “Il metodo è di giocare sulla coesione e mettere in evidenza come le questioni affrontate potessero avere una valenza per un’area territoriale più vasta. Si è riusciti, infatti, a portare questa vicenda sul piano nazionale. In questo caso la valenza extraterritoriale è ancora più marcata perché c’è una scelta di fondo da compiere in termini di politiche industriali. Bisognerà, infatti, scegliere tra una possibile sanzione dell’Europa e una visione di politiche industriali. Solo così possiamo gettare le basi per un percorso finalmente più concreto“.

paris demitaPer il Pd era necessario che si andasse controcorrente - sottolinea l’on. Paris - C’era il bisogno che la questione dell’Irisbus non rimanesse isolata ma che andasse oltre e così è stato. La vertenza è stata legata alla necessità di avere un piano trasporti nazionale. La politica doveva mettere in campo qualcosa che mettesse al centro la nostra funzione, la capacità, l’impegno e la volontà a portare un risultato per l’Irpinia che vuole offrire opportunità in merito alla problematica del piano dei trasporti. Abbiamo bisogno di un’ inversione di tendenza rispetto a ciò che la politica ha prodotto in questi anni“.

petruzzielloPlauso da parte dell’esponente Cgil Petruzziello: “Prendo atto del cambio di rotta che si è scelto di seguire. Abbiamo chiesto che ci fosse uno scatto in avanti da parte della politica irpina impegnata a Roma e che i parlamentari irpini facessero fronte comune sulle questioni che riguardano il territorio e questa è la strada giusta da seguire. Con questa mozione, - continua - non difendiamo solo il lavoro in Irpinia bensì la politica industriale a livello nazionale. In due anni abbiamo visto alternarsi tre governi e non ricevere nessuna risposta. Fino ad ora il Governo ha perso le sue battaglie con la Fiat. E’ giunto il momento di ragionare su un piano trasporti serio dove il Governo dica chiaramente cosa è disposto a mettere in campo. Se vinceremo questa vertenza nazionale non nego che sono convinto che potremmo vincere su tutte le altre vertenze”.

operaio irisbusNon mancano gli interventi da parte dei lavoratori dell’Irisbus soddisfatti dei risultati raggiunti ma preoccupati della situazione che si verrà a creare se non si troverà un accordo entro il prossimo 31 dicembre quando, per loro, scadrà la cassa integrazione.  ”Siamo stati in grado di concentrare l’attenzione su di noi anche senza fare rivolte, cercando semplicemente di portare avanti i nostri diritti. Se non risolviamo quanto prima questa situazione, purtroppo saremo destinati a chiudere ed è assurdo. Ci abbiamo messo fatica, sangue, sudore e 117 giorni di stipendio“.

E ancora: “Dobbiamo salvaguardare il nostro territorio e far si che possa assicurare i posti di lavoro ai lavoratori e crearne nuovi. Non possiamo restare fermi a guardare che i nostri figli vadano via e che le nostre città si svuotino a causa di mancanza di posti di lavoro. Non abbiamo più tempo. Dobbiamo intervenire quanto prima per scongiurare tutto ciò“.

scarpa cgil“Il problema è che non riusciamo a parlare con la Fiat - precisa il segretario della Fiom Cgil, Sergio Scarpa - In America quando la Fiat ebbe contatti con la Chrysler, alla fine dell’incontro, venne stilato un documento di 84 pagine tra aziende e sindacati. Noi non abbiamo nemmeno due righe ed è sconcertante sapere di essere in grado di produrre pullman e ritrovarsi ad acquistarli dalla Francia. Perché non pensare, invece, alla creazione di un polo unico Irisbus e BredaMenariniBus? La BredaMenariniBus è in possesso di tutte le licenze europee per produrre gli autobus e l’Irisbus ha competenze in merito ai motori ecologici. In questo modo saremo in grado di produrre un’ampia gamma di veicoli indipendentemente dalla Fiat e soprattutto ci saranno assunzioni. Dobbiamo continuare su questa strada“.