Carlo Sibilia: gaffe a 5 stelle su Falcone e Borsellino

SIBILIA--180x140Continuano le gaffe dei parlamentari a Cinque stelle. Non è la stampa a tenerli nel mirino, ma forse sono le eccessive prese di posizioni di cui si fanno promotori quotidianamente a renderli appetibili ai taccuini. Così il deputato avellinese, Carlo Sibilia, è stato beccato con un post piuttosto pesante: “Il Restitution Day? L’evento più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino”. L’affermazione è stata ripresa dal Corriere del Mezzogiorno che ricostruisce la vicenda.

PALERMO – Falcone e Borsellino non trovano più “pace”. Dopo il caso Miccoli, è la gaffe di un deputato del Movimento Cinque Stelle a “richiamarli in causa”: Carlo Sibilia, in versione contestatore, nei giorni scorsi ha criticato il presunto silenzio da parte dei media nei confronti del Restitution Day del M5S, la restituzione di un assegno simbolico di 1,5 milioni di euro circa da parte dei parlamentari grillini. Il paragone utilizzato dal politico avellinese, però, è stato a dir poco infelice: “Cosa dire una stampa che oscura il Restitution Day? L’evento più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino?”.

PIOGGIA DI CRITICHE – Tantissime le critiche ricevute dall’intervento virtuale del rappresentante del M5S sui social: il web, tanto amato dai grillini, mette in evidenza “il mancato senso dello Stato”, etichetta le sue dichiarazioni come “vergognose” o “non commentabili”. C’è chi rincara la dose e ne chiede addirittura le dimissioni vista la recidività a “strafalcioni” del genere: contano centinaia di clic in rete le sue “fantasie” sul signoraggio e la poca conoscenza della Costituzione, palesata in un’intervista in cui affermava che per governare non ci fosse bisogno del voto di fiducia delle Camere.

POST CANCELLATO E SCUSE – Sibilia ha provato a tornare sui suoi passi cancellando il post “incriminato” e provando a chiarire quanto affermato: “Mi rendo conto che il post nel quale sottolineavo la portata storica del Restitution Day richiamava un’immagine molto forte. Non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno, tantomeno ai Padri dell’Antimafia che personalmente ho chiesto di ricordare in aula per tutto ciò che hanno fatto – allegando il video in cui chiedeva la commemorazione in Parlamento – Il senso voleva essere quello di aver riportato l’onestà nel parlamento. Onestà per cui Falcone e Borsellino hanno dato la vita. La loro scomparsa ha dato seguito ad un periodo buio nel nostro paese. Speriamo di poter contribuire alla costruzione di un periodo migliore con tutte le nostre forze. Non me ne vogliate per questo”. La cancellazione del post ha sollevato ulteriori attacchi al parlamentare M5S, reo di “aver voluto infangare il post e tutti i commenti di critica da parte dei cittadini”. Di certo non una bella figura per Carlo Sibilia, soprattutto nell’epoca della “democrazia partecipativa”, in cui il web, purtroppo e per fortuna dei rappresentanti del Movimento, diventa un’arma a doppio taglio pericolosa per chi la usa per fini comunicativi.

Fonte Corriere del Mezzogiorno