Circolo Foa – Bove: “Foti sarà i sindaco che la città voleva”

bove-giovanni“Nonostante il varo della giunta abbia rappresentato una sorta di partita di Risiko, esprimiamo il nostro augurio alla nuova amministrazione di buon lavoro”. Queste le parole di Giovanni Bove, coordinatore PD del “circolo Foa” di Avellino che prosegue: “Siamo convinti che un organo di governo si debba giudicare in base alle scelte ed ai risultati che produce; per questo motivo, come abbiamo sempre fatto, saremo attenti e vigili nel valutare quanto l’amministrazione targata Foti farà. Noi siamo convinti che Foti riuscirà ad essere il Sindaco che la città ha voluto, e questo sarà proprio a partire dai punti che riteniamo strategici per il futuro di Avellino”.

“Sulla questione urbanistica  – prosegue Bove – Foti dovrà tener fede proclama elettorale “non un solo mattone di nuova edificazione in più”, e lo farà, siamo convinti, anche prescindendo dagli interessi di cui è portatore chi ha contribuito al suo successo elettorale. E’, questa, una scelta logica perchè guardando al rapporto tra andamento degli indici demografici in città e gli indici delle nuove cubature autorizzate, ben si comprende come occorra una netta sterzata nel settore”.

“E’ evidente, dunque, che le storture verificatesi negli anni sono frutto di interpretazioni “interessate ed errate” dello strumento urbanistico, avallate dalla stessa macchina amministrativa e figlie della logica speculativa; tutto questo può essere evitato, e Foti lo sa, sia sospendendo il rilascio di autorizzazioni per nuove lottizzazioni private, incoraggiando gli interessi dei privati sul recupero del patrimonio esistente, sia anche provvedendo alla rotazione periodica di funzionari e dirigenti negli uffici di piazza del Popolo”.

“La città di Avellino – precisa – merita una nuova stagione di chiarezza sullo stato di salute economica del comune, anche rispetto all’esistenza di eventuali operazioni legate alla sottoscrizione di titoli derivati e altri strumenti finanziari che, ove esistenti, rappresenterebbero un pericolo per la sua stabilità finanziaria. In un tempo in cui la crisi colpisce soprattutto le fasce più deboli, Foti sarà in grado di valorizzare le risorse della macchina amministrativa, scegliendo i componenti del suo staff personale esclusivamente tra i dipendenti dell’Ente, producendo, così, un cospicuo risparmio economico che potrebbe essere destinato alle politiche sociali”.

“Le politiche sociali – aggiunge Bove – non potranno più essere strumento di mera distribuzione di contributi clientelari, ma occasione per la costruzione di una nuova forma di welfare urbano, attraverso la creazione di un progetto quadro delle politiche sociali, che fissi obiettivi condivisi a lungo termine, e che, con un valido criterio di selezione per meriti e professionalità dei soggetti del terzo settore, consenta un innalzamento della qualità dei servizi offerti. Anche le politiche culturali necessitano di un cambio di marcia, per far sì che la cultura in città non vada confusa con lo spettacolo e con i cartelloni da riempire di contenuti, con le sagre e feste varie. Quello che occorre è uno sforzo di investimento nelle politiche culturali quale strumento di contrasto all’esclusione sociale; la cultura non può essere un vantaggio di pochi benestanti, ma rappresentare occasione per tutti di crescita ed affermazione della persona umana; i tanti contenitori devono essere luoghi di produzione delle energie culturali della città”.

“L’amministrazione Foti – conclude – sarà in grado di affermare una diffusa cultura della legalità, mediante una lotta senza confini a tutte le forme di abusivismo, specialmente quelle che possano riguardare gli amici degli amici, una lotta che vada a colpire l’occupazione abusiva degli alloggi, come quello degli spazi pubblici, per far sì che la pubblica amministrazione torni ad essere la casa di tutti e non di pochi. Il bisogno di partecipazione della popolazione deve riguardare anche la redazione partecipata del bilancio comunale, che è una delle forme in cui la cittadinanza può incidere sulla  destinazione delle limitate risorse finanziarie pubbliche e pertanto sulle priorità da assegnare agli interventi e opere pubbliche.Conoscendo le capacità amministrative di Foti, siamo sicuri che questi punti saranno elementi fondanti l’azione della nuova amministrazione e su questo saremo ben lieti di offrire il nostro contributo per la costruzione di una città di Avellino più a misura di uomo”.