Province, il Psi chiede le dimissioni di Coppola

PSI“La Corte Costituzionale ha detto – accogliendo il ricorso di 8 regioni – che la riforma delle province non è una cosa che si possa fare tramite un decreto legge, ovvero quello strumento che il governo ha per gestire “casi straordinari di necessità e urgenza” e che permette alle misure di diventare immediatamente operative (con la necessità poi di una conversione in legge del Parlamento). I principali provvedimenti con cui il governo Monti aveva deciso la riforma, infatti, erano decreti legge. I giudici costituzionali hanno pertanto azzerato il provvedimento che trasformava le amministrazioni provinciali in organismi di secondo livello”. Così, in una nota, i socialisti della Sezione “Diego Carbone” di Avellino. “La sentenza della Corte Costituzionale restituisce dignità ad una istituzione e a tutti coloro che in questa istituzione ogni giorno lavorano per garantire servizi e diritti ai cittadini. In un Paese normale, dopo questa sentenza, si dovrebbero abbandonare tutti i toni demagogici e qualunquisti che hanno caratterizzato fino ad oggi il dibattito sulle Province. Invece continuiamo a dovere sentire dichiarazioni di questo tono da uomini di  Stato, che conoscono la pubblica amministrazione. Questo annuncio della definizione di un disegno di legge costituzionale solo sulle Province è gravissimo, una risposta rabbiosa contro un giudizio tecnico della Corte che non ha salvato le Province, ma ha dichiarato incostituzionali norme che lo erano palesemente. Adesso, invece di invertire la rotta e di riprendere una dialettica seria, serrata, all’insegna della collaborazione e la cooperazione tra tutte le istituzioni per definire una vera riforma di tutte le istituzioni, dal Parlamento alle Regioni alle Province ai Comuni, il Governo torna a proporre l’ennesimo provvedimento buono solo per conquistarsi le pagine dei giornali. Per quanto riguarda l’Ente Provincia di Avellino attualmente commissariata, in modo peraltro anomalo, i Socialisti della sezione “Diego Carbone” ritengono che il presupposto del commissariamento dell’Ente sia venuto meno. Chiediamo pertanto che l’attuale Commissario rassegni le proprie dimissioni consentendo nuove elezioni in modo che i cittadini della provincia di Avellino possano scegliere democraticamente chi mettere a governare i servizi che le Province continuano a erogare”.