Capozza: “Dobbiamo raccordarci sulle cose da fare”

capozza“Nella nostra provincia si continua a far finta che tutto va bene, continua lo scontro fra partiti ed ancor più fra persone, o meglio i primi nascondono i secondi, ma si ignorano totalmente i dati allarmanti per l’irpinia , sia dell’Unione degli industriali sia dei sindacati, praticamente siamo nei primi posti, in Italia, per disoccupazione. Ebbene tutto ciò dovrebbe far riflettere tutti i leaders dei partiti provinciali, ma soprattutto i Sindaci, che sono sempre più soli nelle quotidiane battaglie. Ecco perché ritengo che questa sia la stagione delle larghe intese, dove tutti sono chiamati alla responsabilità, dimenticando per qualche tempo gli interessi di partito, con poche regole di comportamento, un programma condiviso per uno sforzo comune per tentare di risollevare la condizione strisciante ed, di questo passo a mio avviso, irreversibile, che investe la nostra provincia”. Lo afferma il sindaco di Morra De Sanctis, Gerardo Capozza. “Il primo banco di prova – sostiene Capozza – sono i rinnovi dei vertici degli enti sovracomunali, ognuno lancia accuse all’altro dimenticando l’interesse generale, del territorio, dei giovani, delle piccole e medie imprese, dei Comuni; si dovrebbe considerare che spesso essi sono società per azioni, con totale capitale pubblico e che i Comuni sono soci-proprietari. Ormai da qualche tempo la gestione di questi Enti sono fallimentari perché appunto non gestite con l’intento di portare degli utili per la collettività ma vantaggi per qualche singolo. I colleghi Sindaci, che sono i “proprietari “di dette società, farebbero bene a riappropriarsi del potere/dovere d’incidere concretamente sulla loro gestione e non delegare il designato di turno dei partiti, per rendere utile la società e quindi un vantaggio concreto per la comunità tutta. Credo sia un nostro dovere tentare questa strada per dare risposte a chi da anni le aspetta e dare un colpo d’ala significativo per far ripartire la ripresa utilizzando soprattutto le risorse europee che, anche esse ormai da tempo, con molta disinvoltura e tragica incoscienza, si perdono, senza che gli autorevoli rappresentanti dei partiti dicono nulla. È’ qui il punto! Dobbiamo raccordarci sulle cose da fare e non sulle cose che non si possono o non si vogliono dire”, conclude Capozza.