“Fratelli e sorelle buonasera”: l’evento al Circolo della Stampa

marino + grana“Fratelli e sorelle buonasera”, questo il titolo dell’ottavo libro del vaticanista Francesco Antonio Grana, presentato stasera al Circolo della Stampa di Avellino, alla presenza di S.E. il Vescovo Mons. Francesco Marino e della giornalista Antonella Russoniello, curatrice dell’evento.

Un titolo chiaramente evocativo delle primissime parole pronunciate, al momento del suo insediamento sul soglio pontificio, da Papa Francesco, l’indiscusso, grande protagonista del libro, «un Papa immediatamente accolto da tutti», ha affermato la dott.ssa Russoniello, «una figura di guida forte e carismatica – le ha fatto eco S.E. il Vescovo – che incarna da perfetto gesuita i due grandi temi della misericordia e della pastoralità». Quella misericordia che si manifesta nell’autenticità del trasporto umano verso i deboli, i bambini, gli ammalati, i poveri, gli oppressi; quella pastoralità riconosciuta nell’uomo scelto da Dio a custodia e guida del gregge umano. «Papa Francesco è un uomo di carattere immediato, – continua il Vescovo – che appare per come realmente è e che parla al cuore senza filtri, riportando la parola di Dio riferita alla dimensione concreta del vissuto. Piuttosto che toccare il tema teologico, si sofferma sulla dimensione antropologica che maggiormente gli interessa». E se questo comporta il rischio di essere suo malgrado paragonato all’”imbranato gesuita all’altare” della tradizione popolare, poco importa.

Il grande carisma e il potente impatto comunicativo di Papa Francesco emergono dirompenti dalle pagine del libro del giovane e brillante Grana che, con ricchezza di aneddoti ed esperienze anche personalmente vissute, racconta di «un Papa che non ci delude e che è espressione di una scelta quasi unanimemente condivisa». Nel libro di Grana vengono fotografati i primi passi di quello che è stato ribattezzato “il Papa dell’austerità” per le sue rinunce a vivere nell’opulenza dell’appartamento pontificio, a indossare la croce pettorale d’oro e le tradizionali scarpe cremisi e a utilizzare la macchina ufficiale: «è stato immediatamente percepito come un Papa fortemente sociale, – ha dichiarato la Russoniello – per essersi distaccato dagli agi e avvicinato con l’istinto della corporeità alla realtà concreta».

Ma la sua missione è anche quella di sciogliere un intrico di problemi che sono stati all’origine delle dimissioni di Benedetto XVI. Nel volume di Grana, infatti, vengono anche sottolineate le sfide ereditate dal suo diretto e vivente predecessore, «un uomo buono, umile, – ha affermato l’autore – che accetta quello che gli vien preparato. Papa Francesco, invece, ha dimostrato di avere la forza e la fermezza di imporsi e di rifiutare ciò che non corrisponde ai suoi principi».

Quelle dello Ior, la tanto discussa banca vaticana, dell’antiriciclaggio, della trasparenza finanziaria sono alcune delle questioni con le quali il nuovo Papa è chiamato a confrontarsi e alle quali tutti, compresi i cardinali elettori, si aspettano che dia delle risposte, considerando, come ha affermato il Vescovo Marino che «sempre nella storia della Chiesa è venuto fuori il dato umano all’origine di situazioni e dinamiche negative evidenti e, pertanto, innegabili, per le quali in qualche caso sarebbe necessario intervenire con il bisturi. E questo Papa ha la coerenza necessaria a mettere in luce gli aspetti positivi come quelli negativi che albergano nell’animo umano e nella comunità, nella prospettiva del miglioramento e della salvezza possibili grazie allo Spirito Santo».